Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cuore grosso per colpa dei geni,via libera a attività fisica

Cuore grosso per colpa dei geni,via libera a attività fisica

Sì da nuove linee guida. Fare screening sugli sportivi adulti

ROMA, 09 settembre 2021, 11:57

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Via libera all'attività fisica, ma condizionata ad un'adeguata valutazione del singolo caso da parte del cardiologo, per gli oltre 100.000 pazienti affetti in Italia da cardiomiopatia ipertrofica, malattia genetica che porta ad un ingrossamento del cuore. Il sì arriva dalle nuove linee guida europee, in discussione al 'Florence International Symposium on Advances in Cardiomyopathies', organizzato dalla Fondazione Internazionale Menarini e l'Università di Firenze nel capoluogo toscano.
    Chi è affetto da questa malattia ha una mutazione genetica che funziona come una sorta di 'doping' naturale per il cuore, che si ingrossa. All'inizio è spesso asintomatico e anzi può consentire performance sportive d'eccellenza per alcuni anni, ma con l'andare del tempo diventa più fragile perché si può sfiancare: per questo l'esercizio fisico era stato finora sconsigliato a questi pazienti. "Finora si raccomandava ai pazienti di non praticare sport - spiegano Franco Cecchi dell'Istituto Auxologico di Milano e Iacopo Olivotto, dell'Università di Firenze - temendo un maggior rischio di aritmie e morte cardiaca improvvisa. In realtà una restrizione indiscriminata per tutti i pazienti non è giustificata". Quanto all'attività sportiva in generale invece, gli specialisti hanno visto che, per intercettare chi soffre di questa anomalia, è utile lo screening degli adulti, specialmente negli over 55. Lo indica uno studio italiano condotto su oltre 30.000 sportivi dagli 8 anni in su, da cui emerge che lo screening è meno necessario nei più piccoli perché appena 2 su 10.000 presentano alterazioni strutturali. "Le anomalie che predispongono alla morte cardiaca improvvisa sono rare in bambini e ragazzi - continuano Cecchi e Olivotto - Uno screening con ecocardiografia associata alla consueta visita medico-sportiva, non è perciò utile nei più giovani in termini di costo-beneficio". Diverso è il caso degli adulti visto che le anomalie sono state identificate soprattutto dopo la pubertà e negli over 55: fra i 19 e i 35 anni infatti il 19% è stato inviato all'ecocardiografia e solo nel 2% l'esame di approfondimento ha evidenziato anomalie; negli over 55 i dati salgono rispettivamente al 38 e all'11%.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza