"Purtroppo ricevo in continuazione
segnalazioni di persone che si erano infettate" con il virus
Sars-Cov-2 "a marzo e ad aprile e che sono di nuovo infette
adesso. Non posso dire che siano centinaia ma è un fenomeno
possibile, non del tutto raro. La grande maggioranza delle
seconde infezioni è piuttosto blanda o di modesta entità". A
dirlo è Massimo Galli, direttore delle Malattie Infettive
dell'Ospedale Luigi Sacco di Milano, durante il convegno "Covid
Geo: Comunità sicure. Scienza e tecnologia per ripartire in
sicurezza e per sempre".
"In molte persone il titolo anticorpale scende rapidamente
dopo la fine della patologia - aggiunge - Questo è un ostacolo
per la terapia basata su plasma immune che fa fatica a decollare
ed è un indicatore del fatto che potrebbe non esserci
un'immunità validissima, sempre e comunque". Per Galli, "è
necessario di più il vaccino che porta a una immunità più
robusta". "Si spera - prosegue - che il virus prenda la strada
dell'attenuazione e non del mantenimento della virulenza o della
mutazione, perché a quel punto ci toccherebbe inseguire il virus
come per l'influenza, cambiando la composizione degli antigeni
contenuti nel vaccino".
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