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Colon, la prevenzione dei tumori dovrebbe iniziare a 45 anni

Colon, la prevenzione dei tumori dovrebbe iniziare a 45 anni

Persiani (Gemelli), anche in Italia casi tra giovani

ROMA, 30 ottobre 2020, 11:28

Redazione ANSA

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Un organoide del tumore del colon retto (fonte: Università di Milano) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un organoide del tumore del colon retto (fonte: Università di Milano) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un organoide del tumore del colon retto (fonte: Università di Milano) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo screening per il tumore al colon negli adulti dovrebbe essere partire dai 45 anni di età, anzichè dagli attuali 50: è questa la raccomandazione, contenuta in una bozza di documento, della Task Force dei servizi preventivi degli Stati Uniti, un gruppo indipendente di esperti in cure primarie e prevenzione che sviluppa raccomandazioni per i servizi di prevenzione clinica. Lo segnala il New York Times.

Anche se la maggior parte di questi tumori colpisce le persone dai 50 anni in su, l'incidenza è in crescita per ogni generazione nata dal 1950 in poi. Molti casi precoci vengono rilevati in persone di 20 e 30 anni. "Uno su tre dei nostri pazienti ha meno di 50 anni, è un problema importante questo", sottolinea Scott Kopetz, oncologo dell'Anderson Cancer Center di Houston. Una raccomandazione simile andrebbe fatta anche in Italia, secondo Roberto Persiani, responsabile dell'unità di Chirurgia Oncologia Mini-invasiva del Policlinico Gemelli di Roma: "Ci capita sempre più spesso - dice - di dover operare pazienti di 36-44 anni, che ormai non sono più casi isolati come prima, probabilmente per lo stile di vita, alimentazione, obesità, sedentarietà, alcol e fumo". Il tumore al colon è una malattia nel 20% dei casi "di origine genetica - continua Persiani - ma nell'80% dei casi sporadica, e possono esserci dei fattori di rischio, come la familiarità, il soffrire di colite ulcerosa e morbo di Chron o fare terapie immunosoppressive, che imporrebbero di anticipare l'inizio dello screening almeno per queste categorie".

Attualmente lo screening è offerto tra i 50 e 74 anni, ma "purtroppo a livello nazionale l'adesione è molto bassa, si aggira sul 30% e ora con la pandemia è anche peggio. Molti hanno saltato i controlli, e in questi mesi abbiamo visto meno casi ma più gravi", commenta Persiani. Eppure solo in Italia ogni anno si registrano 50.000 nuovi casi di tumore al colon, 500.000 in Europa. "E' fondamentale la prevenzione - conclude - Per questo con l'associazione Europa Colon Italia stiamo organizzando delle campagne nelle scuole, per far sì che siano i bambini a spingere i genitori a controllarsi".
   

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