L'associazione di due anticorpi
monoclonali aumenta la sopravvivenza nei pazienti con tumore al
colon-retto metastatico, fino ad arrivare a raddoppiarla in
coloro che rispondono meglio alla terapia. A dimostrare
l'efficacia della coppia nel rallentare la progressione del
tumore è una sperimentazione clinica condotta in 8 centri di
ricerca italiani, i cui risultati sono stati presentati al
congresso della European Society for Medical Oncology (Esmo).
La sperimentazione, coordinata dall'Università della Campania
Luigi Vanvitelli, è stata condotta su 77 pazienti metastatici e
ha utilizzato la combinazione di una terapia a bersaglio
molecolare, cetuximab, e un immunoterapico anti-PD-L1,
l'avelumab. Questa cura "viene effettuata in pazienti con una
strategia di 'rechallenge' - spiega Fortunato Ciardiello,
ordinario del Dipartimento di Medicina di Precisione
dell'Università Vanvitelli e past-president Esmo -. Si tratta
della ripresa del trattamento con anti-EGFR in pazienti che,
dopo un'iniziale risposta a tali farmaci, hanno avuto una nuova
progressione. In questi casi la malattia diventa resistente alle
terapie e la prognosi è negativa".
Con la combinazione in sinergia di cetuximab e avelumab, i
dati mostrano che la sopravvivenza mediana sale da 8 a 13 mesi
in pazienti con tumore al colon-retto metastatico in fase
avanzata, con un controllo della malattia nel 65% dei casi.
Inoltre, aggiunge Erika Martinelli, professore associato del
Dipartimento di Medicina di Precisione dell'Università
Vanvitelli, nei pazienti con malattia RAS 'wild type' ovvero
senza mutazioni dei geni della famiglia RAS, "l'efficacia della
cura è ancora più significativa": la sopravvivenza è raddoppiata
da 8 a 16 mesi, il controllo di malattia è stato raggiunto nel
73% dei casi e "il 39% ha una sopravvivenza libera da
progressione per più di 6 mesi. Tutto questo con un profilo di
sicurezza assolutamente accettabile". Nei pazienti con malattia
RAS wild type, conclude Ciardiello, la coppia di anticorpi
monoclonali "potrebbe costituire una nuova terza linea di
terapia".
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