Solo nel 2019 i programmi coordinati
dal Fondo Globale contro Hiv, tb e malaria hanno salvato 9
milioni di vite, il 20% in più rispetto all'anno precedente, ma
la pandemia di Covid-19 rischia di cancellare i progressi fatti
fino a questo momento. Lo afferma il rapporto annuale del fondo,
a cui partecipa anche l'Italia, secondo cui dall'inizio delle
attività nel 2002 le vite salvate sono 38 milioni.
Nel dettaglio nel 2019 nei paesi in cui investe il fondo, al
quale il governo italiano ha destinato oltre un miliardo di euro
negli scorsi anni e ha garantito 161 milioni per il triennio
2020-2022, oltre 20 milioni di persone hanno ricevuto le terapie
antiretrovirali per l'Hiv, 5,7 milioni sono state testate e
trattate per la tb e 160 milioni di zanzariere trattate con
insetticida sono state distribuite per proteggere 320 milioni di
persone. "Questi risultati dimostrano come un mondo unito,
guidato da un forte impegno delle comunità, può lavorare per
ridurre le epidemie - spiega Peter Sands, direttore esecutivo
del fondo -. Abbiamo fatto progressi straordinari, ma il
Covid-19 ora minaccia di annullare i guadagni che abbiamo
ottenuto così duramente. Non dobbiamo lasciare che accada".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA