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Covid,più propenso a vaccinarsi chi ha più senso del rischio

Covid,più propenso a vaccinarsi chi ha più senso del rischio

Per scettici spinta da messaggi focalizzati su immunità gregge

ROMA, 01 settembre 2020, 15:15

Redazione ANSA

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Con un vaccino disponibile contro il nuovo coronavirus, efficace e sicuro, cosa può spingere le persone a scegliere di vaccinarsi? Una maggiore propensione al rischio. Per gli scettici una spinta potrebbe arrivare da messaggi che si focalizzano sull'importanza del raggiungimento dell'immunità di gregge. Lo rileva uno studio della Vanderbilt University, negli Stati Uniti. Per la ricerca sono state chieste a un campione rappresentativo di partecipanti una serie di informazioni sui vari comportamenti in generale e sugli atteggiamenti relativi alla COVID-19 nello specifico, inclusa la naturale propensione a correre dei rischi e se intendessero fare un vaccino, se disponibile. È emerso che nel complesso, chi mostrava preferenze di rischio più elevate era più propenso ad affermare che intendeva vaccinarsi, mentre chi mostrava preferenze di rischio inferiori era più propenso a dire che non intendeva farlo. Gli studiosi hanno poi quindi voluto stabilire se determinati messaggi potessero convincere le persone avverse al rischio a fare un vaccino COVID-19. In un esperimento separato, hanno testato due tipi di messaggi. Uno enfatizzava il dovere e il beneficio sociale, riferendosi al modo in cui la vaccinazione diffusa aiuti a costruire l'immunità di gregge relativamente a una malattia.L'altro si è concentrato invece sull'elevato tasso di efficacia di un ipotetico vaccino, sugli effetti collaterali limitati e sull'approvazione attraverso un processo standardizzato e rigoroso. I partecipanti allo studio hanno ricevuto uno dei due messaggi, entrambi in combinazione oppure nessuno. I ricercatori ritenevano che entrambi i messaggi, insieme, sarebbero stati più efficaci, ma hanno scoperto che combinarli non era più efficace dell'assenza di comunicazioni. Hanno anche scoperto che le persone che erano avverse al rischio mostravano una risposta davvero negativa al messaggio di efficacia, mentre quello sull'immunità di gregge ha avuto un impatto positivo sulla loro disponibilità al vaccino.
   
   

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