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Lo smog può avere un ruolo nello sviluppo del diabete

Lo smog può avere un ruolo nello sviluppo del diabete

Studio condotto sui topi nota però un effetto "reversibile"

ROMA, 25 agosto 2020, 16:57

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Lo smog può avere un ruolo nello sviluppo di malattie cardiometaboliche come il diabete, ma i suoi effetti sono reversibili. Infatti, basta allontanarsi dall'inquinamento per notare come le conseguenze sull'organismo arrivino a ridursi. A dirlo è uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigation coordinato dalla Case Western Reserve University. Gli studiosi hanno concentrato l'attenzione sulle polveri sottili Pm 2,5, particelle che si sviluppano proprio a causa dell'impronta antropica, con gli scarichi delle automobili, la produzione di energia e altri combustibili fossili. Queste particelle sono state collegate a un aumento del rischio di infarti e ictus. Il gruppo di ricerca ha dimostrato che l'esposizione all'inquinamento atmosferico può aumentare la probabilità di avere la resistenza all'insulina e il diabete di tipo 2. Nello studio condotto sui topi, sono stati analizzati tre gruppi: uno, di controllo, che respirava aria filtrata pulita, uno esposto ad aria inquinata per 24 settimane e un gruppo alimentato con una dieta ricca di grassi. Per gli studiosi, essere esposti all'inquinamento atmosferico è risultato paragonabile a una dieta con molti grassi. Sia le cavie che vivevano con l'aria inquinata sia quelle che seguivano una dieta molto grassa, infatti, hanno mostrato una resistenza all'insulina e un metabolismo anormale, proprio come si vedrebbe in uno stato pre-diabetico. Questi cambiamenti sono stati associati a cambiamenti nell'epigenoma, l'insieme dei meccanismi che possono accendere e spegnere migliaia di geni dell'organismo. "La buona notizia è che questi effetti sono reversibili, almeno secondo i nostri esperimenti - ha spiegato Sanjay Rajagopalan, ricercatore che ha condotto lo studio - Una volta che l'inquinamento atmosferico è stato tolto dall'ambiente, i topi sembravano più sani e lo stato pre-diabetico sembrava invertirsi".
   

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