Non c'è nessuna correlazione tra
la comparsa dei geloni nei bambini e l'infezione Coronavirus: lo
ha stabilito uno studio effettuato dal Policlinico di Bari e
pubblicato sulla rivista scientifica inglese British Journal of
Dermatology. La ricerca ha riguardato la comparsa di lesioni
alla pelle tipo "geloni" sui bambini durante l'emergenza
Covid-19 e i suoi risultati sono stati considerati assolutamente
innovativi. Il fenomeno dei geloni, segnalato dai pediatri di
libera scelta durante la pandemia, è apparso del tutto nuovo ed
è stato subito oggetti di attenzione. Si era diffusa, infatti,
la convinzione che queste lesioni fossero una manifestazione di
Covid-19. A Bari i bambini che presentavano geloni sono stati
valutati dal dermatologo e dal pediatra infettivologo
dell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII. Il gruppo di lavoro,
guidato dal direttore del reparto Malattie Infettive, Desirèe
Caselli, e dall'igienista nonché Responsabile del Laboratorio
Epidemiologia molecolare e sanità pubblica del Policlinico di
Bari, Maria Chironna, ha preparato un progetto di ricerca,
approvato dal Comitato Etico. In collaborazione con i pediatri
di libera scelta, guidati dal dottor Luigi Nigri, sono stati
esaminati 38 bambini e ragazzi con queste alterazioni della
pelle e sottoposti alla ricerca del virus SARS-Cov-2 mediante
tampone naso faringeo, e di anticorpi specifici su campione di
sangue. I risultati, ottenuti nel giro di pochi giorni, dicono
che in tutti i casi il tampone è risultato negativo e non si
sono trovati anticorpi nel siero.
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