E' arrivato a Bologna il ragazzino genovese di 12 anni punto al collo da un trigone, una specie di manta velenosa, mentre faceva il bagno in Costa Rica.
Il ragazzino è al momento paralizzato dalla vita in giù. Il volo umanitario, autorizzato dalla presidenza del Consiglio e dalla Farnesina, è effettuato con un Falcon del 31/o Stormo di Ciampino dell'Aeronautica Militare. A bordo oltre ai piloti, gli specialisti e assistenti di volo, c'èra anche una dottoressa dell'ospedale Maggiore di Bologna. Una volta atterrato, il bambino è stato ricoverato. Sul volo c'erano anche i genitori del bambino e il fratello maggiore.
"Le condizioni del ragazzo sono buone. Al momento non è in programma alcun intervento chirurgico e nessuna terapia farmacologica, ha già iniziato la riabilitazione. Il paziente sta avendo un iniziale recupero motorio". Così Federico De Iure, responsabile della Chirurgia vertebrale dell'Ospedale Maggiore di Bologna, sulle condizioni del ragazzino genovese di 12 anni che il 20 ottobre in Costa Rica, è stato colpito da un trigone e al momento è paralizzato dalla vita in giù. Con un volo umanitario, il giovane è arrivato a Bologna ed è stato ricoverato al Maggiore, centro scelto dalla famiglia. "Il paziente - spiega De Iure - è stato colpito da un aculeo presente nella coda del trigone, dalla forma simile a un ferro da calza. E' stato colpito al collo all'altezza della sesta vertebra cervicale. Un bilancio della lesione si potrà fare nei sei mesi e poi nei 12 mesi per vedere quale sarà il recupero neurologico". "Una lesione così, da trigone - dice Carlo Coniglio, dirigente di Rianimazione - è più unica che rara. Rimarrà nella storia delle lesioni".