Duecentomila ragazzi coinvolti
direttamente grazie all'intervento diretto e quotidiano di 13
influencer professionisti, più di 80 post caricati, 200
instagram stories e centinaia di condivisioni, a cui si aggiunge
un'attività diretta con undicimila opuscoli distribuiti in
quattro frequentatissime spiagge italiane (Rimini, Jesolo,
Marina di Pietrasanta e Fregene). E' questo il bilancio della
campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione del melanoma
#SoleConAmore, indirizzata ai giovanissimi e realizzata da
Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica). I
risultati sono presentati al congresso nazionale AIOM.
Secondo il sondaggio, che ha preceduto l'avvio della
campagna, il 40% degli adolescenti (39%) non mette mai la crema
protettiva in spiaggia, per oltre la metà (51%) utilizzarla è
"da sfigati" perché impedirebbe di abbronzarsi. Da qui la
necessità di creare una "cultura dell'abbronzatura
responsabile", utilizzando però un linguaggio adeguato ai
giovani e "intercettandoli" sui canali da loro più frequentati.
"Il successo è stato grande e siamo convinti che questa
campagna aiuterà a sviluppare una maggiore consapevolezza verso
la prevenzione di una delle neoplasie che ha fatto registrare i
più alti tassi di crescita nell'ultimo periodo - spiega Fabrizio
Nicolis, presidente di Fondazione AIOM -. Ogni anno il 20% dei
casi, pari a 2.460 diagnosi per il 2019, si registra tra persone
con meno di 40 anni. Si tratta quindi di un tumore molto
'giovanile', il secondo frequente negli uomini under 50 e il
terzo nelle donne nella stessa fascia d'età. La mancata
conoscenza dei fattori di rischio gioca un ruolo decisivo e le
diagnosi negli adulti di oggi sono la conseguenza
dell'esposizione scorretta al sole da giovani. Ecco perché la
nostra campagna è rivolta agli adolescenti ed è stata declinata
in particolare sui social network". Al congresso nazionale degli
oncologi medici vengono presentate le nuove Raccomandazioni
Melanoma 2019 di AIOM (in duplice versione, sia per i pazienti
che per i clinici). "Oggi in Italia la sopravvivenza a cinque
anni arriva all'87% - afferma Paola Queirolo, responsabile
scientifico del progetto #SoleConAmore e Direttore della
Struttura Complessa di Oncologia Medica dei Melanomi, Sarcomi e
Tumori Rari dell'IEO -. Si tratta di una delle neoplasie con più
alto carico di mutazioni nel DNA delle cellule tumorali e siamo
riusciti a identificare quelle non ereditarie che coinvolgono il
gene BRAF. Si riscontrano nel 50% dei casi del tumore cutaneo e
risultano inoltre più frequenti nei pazienti più giovani. Una
corretta determinazione dell'alterazione BRAF è fondamentale per
selezionare la terapia più adeguata ed efficace. La sua presenza
identifica il paziente che può giovarsi del trattamento con
farmaci a bersaglio molecolare come gli inibitori di BRAF in
associazione a inibitori di MEK. E' fortemente consigliato
l'esecuzione del test molecolare in tutti i casi di melanoma in
stadio avanzato oppure nel caso di melanoma in stadio III
radicalmente operato". "Oggi questa neoplasia deve fare meno
paura rispetto al più recente passato - aggiunge Stefania Gori,
direttore dipartimento oncologico, IRCCS Ospedale Sacro Cuore
Don Calabria-Negrar -. Tuttavia è una malattia che non va
sottovalutata e soprattutto spaventa l'ignoranza degli
adolescenti del nostro Paese. Un'altra falsa convinzione molto
diffusa è che le lampade solari siano utili per preparare la
pelle all'abbronzatura estiva. Niente di più sbagliato".
"Troppe persone ignorano i danni del sole e non adottano
nessuna forma di protezione né al mare in estate né in montagna
d'inverno - conclude Monica Forchetta, presidente APaIM
(Associazione Pazienti Italia Melanoma) -. Come rappresentanti
dei malati plaudiamo alle iniziative di AIOM e Fondazione AIOM
dedicate ad una neoplasia in così rapida crescita. I ragazzi
devono essere informati anche grazie ai nuovi strumenti
digitali, perché il melanoma è per fortuna evitabile grazie a
poche regole di prevenzione. Inoltre, il tumore lascia i suoi
'segni' sulla pelle. In seguito a ogni modifica di un neo, è
indispensabile rivolgersi allo specialista per approfondimenti".
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