Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Celiachia, nanoparticella contenente glutine ferma malattia

Celiachia, nanoparticella contenente glutine ferma malattia

Pazienti possono mangiarlo per 14 giorni senza risentirne

ROMA, 23 ottobre 2019, 13:25

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Una nanoparticella biodegradabile contenente il 'glutine' sembra in grado di 'fermare' la celiachia: iniettata ai pazienti, ha permesso loro di mangiare glutine per 2 settimane senza risentirne. È il risultato ottenuto in una sperimentazione clinica di fase II condotta presso la Northwestern Medicine che sarà resa nota in occasione della conferenza "European Gastroenterology Week" in corso a Barcellona. Attraverso il 'nanodispositivo' il paziente impara a riconoscere il glutine come una sostanza innocua e in questo modo evita reazioni autoimmuni.

La celiachia è una malattia autoimmune, in cui, cioè, il sistema immunitario riconosce come 'nemico' la principale componente proteica del grano, il glutine, e produce una reazione autoimmune che danneggia le pareti intestinali. Ad oggi chi soffre di celiachia può tenere a bada la malattia solamente evitando di ingerire cibi contenenti glutine. Ma gli esperti Usa hanno usato la nanoparticella come un 'cavallo di troia' per insegnare al sistema immunitario dei pazienti a non reagire al glutine (in altri termini la nanoparticella induce nel paziente 'tolleranza immunologica' nei confronti del glutine). La nanoparticella contenente glutine, infatti, iniettata nel sangue viene subito captata da cellule immunitarie (i macrofagi) che letteralmente ingoiano il suo 'cargo' e avvertono altre cellule immunitarie della sua innocuità, cosicché si prevengono reazioni avverse al glutine.

Lo studio clinico ha fin qui dato risultati positivi: i pazienti trattati hanno consumato glutine per 14 giorni senza risentirne. Il trattamento praticamente elimina ogni reazione infiammatoria a carico delle pareti intestinali cui i pazienti celiaci vanno inesorabilmente incontro quando consumano glutine.

Il nanodispositivo è stato già posto al vaglio della FDA statunitense e sarà ora testato anche per altre malattie autoimmuni e per allergie alimentari come quella alle arachidi.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza