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A Napoli il primo ambulatorio pubblico per danni da filler

A Napoli il primo ambulatorio pubblico per danni da filler

Convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, aperto da ottobre

ROMA, 14 marzo 2019, 14:44

Redazione ANSA

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Un ambulatorio per i danni da filler - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un ambulatorio per i danni da filler - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un ambulatorio per i danni da filler - RIPRODUZIONE RISERVATA

  La richiesta di filler, secondo dell'American Society of Plastic Surgeons, e' aumentata dal 2000 del 200%. Con questo anche le complicanze, per essersi affidati a medici non specializzati. Da quelle un po' più lievi, come gonfiori tardivi, bruciori, dolore e prurito, a quelle che lo sono meno e riguardano pazienti a cui sono stati iniettati filler permanenti, ossia non riassorbibili, molto utilizzati una decina di anni fa, che possono portare a noduli, granulomi e necrosi. A Napoli, da qualche mese, e' nato il primo ambulatorio convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per diagnosi e cura delle complicanze da filler per il volto. L'iniziativa, promossa dall'Azienda Ospedaliera Universitaria - Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" di Napoli, e' parte della Uoc di Chirurgia Maxillo-Facciale diretta dal professor Gianpaolo Tartaro, revisore dei conti universitario della Sicmf (Società Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale).
    L'ambulatorio è gestito dal professor Raffaele Rauso, past President della Fime (società di medicina estetica accreditata al Ministero della Salute). L'ambulatorio ha aperto i battenti ad ottobre 2018 e riceve pazienti che provengono da tutto il Sud Italia. "Il nostro obiettivo è diventare un punto di riferimento il Paese - evidenzia Rauso. "Le complicanze meno gravi si manifestano con gonfiori tardivi, bruciori, dolore e prurito, mentre i danni peggiori riguardano i pazienti a cui sono stati iniettati filler permanenti, non riassorbibili, che possono portare a noduli, granulomi e necrosi- aggiunge Rauso- in questi casi l'unica soluzione passa per la sala operatoria. Il silicone liquido, oggi vietato per legge, nonché altre sostanze come metacrilato, gel di poliacrilammide, o sostanze di varia natura non a carattere medico (come olii per il corpo), causano problemi anche a distanza di molti anni: rimuoverli chirurgicamente è possibile, ma pochissimi medici eseguono questo tipo di intervento per le complessità". Per prenotare è possibile chiamare il numero del CUP 800.177780. 
   

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