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In sviluppo test per diagnosticare la sepsi in 2 minuti e mezzo

Mini-sensore aiuta a trovare anche antibiotico più efficace

Redazione ANSA ROMA

Solo 2,5 minuti: tanto ci mette a dare il risultato il nuovo test per diagnosticare rapidamente la sepsi. A svilupparlo, e provarlo finora in laboratorio, sono stati i ricercatori dell'università scozzese di Strathclyde, il cui studio è pubblicato sul Biosensors and Bioelectronics journal. L'esame si serve di un mini-sensore che rileva se una delle proteine-marcatrici della sepsi - l'interleuchina-6, è presente nel sangue. "Il test che immaginiamo potrebbe essere fatto al letto del paziente, con medici o infermieri che possono rilevare da soli i livelli di questo biomarcatore", spiega Damion Corrigan, uno dei ricercatori. L'idea è di poterlo impiantare e usare nei malati ricoverati nelle unità di cura intensiva. Questo mini elettrodo può sia rilevare la sepsi che diagnosticare il tipo di infezione e l'antibiotico più efficace.

Diagnosticare la sepsi può infatti essere molto complesso e da tempo si cerca di capire cosa inneschi questa reazione, che a volte può partire da un problema banale come il taglio a un dito o un'infezione urinaria, ma che se non trattato può portare ad una catena di reazioni, dallo shock fino a scompensi negli organi e in alcuni casi la morte. La diagnosi precoce è fondamentale perchè per ogni ora che si ritarda la terapia antibiotica, la probabilità di morire aumenta. Di solito la diagnosi viene fatta considerando la temperatura del corpo, il battito cardiaco, la respirazione, e una serie di analisi del sangue. Se la si sospetta, si danno al paziente antibiotici ad ampio spettro, ma l'esame del sangue per determinare l'antibiotico più efficace dà i risultati in 72 ore. I ricercatori sperano di far arrivare un test low-cost da usare ogni giorno nella pratica clinica nel giro di 3-5 anni.
   

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