Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Terapia contro trombosi in ospedale utile solo a 2% pazienti

Terapia contro trombosi in ospedale utile solo a 2% pazienti

Studio italiano controtendenza, inutile cura preventiva a tappeto

ROMA, 19 febbraio 2019, 13:07

Redazione ANSA

ANSACheck

Studio italiano controtendenza, inutile cura preventiva a tappeto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Studio italiano controtendenza, inutile cura preventiva a tappeto - RIPRODUZIONE RISERVATA
Studio italiano controtendenza, inutile cura preventiva a tappeto - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Non è vero che i lunghi ricoveri in ospedale per malattie acute fanno aumentare il rischio di trombosi e rendono dunque necessaria 'a tappeto' su tutti i pazienti la terapia anticoagulante, che rappresenta una voce di costo notevole per il sistema sanitario: la terapia preventiva è infatti utile solo nel 2% dei pazienti. E' quanto emerge dallo studio italiano 'Aurelio' condotto su oltre mille pazienti ricoverati nei reparti di otto ospedali universitari italiani.
    Lo studio è pubblicato sulla rivista Majo Clinic Proceedings e dimostra, dunque, che il ricovero in ospedale per patologie acute non porta quasi mai allo sviluppo della trombosi venosa profonda, come finora temuto.
    "La terapia anticoagulante prescritta per prevenire la trombosi venosa profonda - sottolineano il coordinatore Francesco Violi, ordinario di Medicina Interna all'Università Sapienza di Roma e presidente del Collegio dei Docenti Universitari di Medicina Interna (COLMED) e Lorenzo Loffredo, associato di Medicina Interna alla Sapienza - non è necessaria e non incide in maniera significativa sul rischio di malattia. La probabilità di sviluppare una trombosi venosa profonda durante un ricovero per una malattia acuta non aumenta di otto volte, come si temeva finora, ma è di appena lo 0.25%, anche senza profilassi". Tuttavia, avvertono gli esperti, "circa il 2% dei pazienti ha già la malattia al momento del ricovero ma non lo sa e deve essere perciò individuato, perché in questi casi la terapia anticoagulante preventiva è invece indispensabile".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza