I controlli sul tasso alcolico e
antidroga sono ormai la norma per gli utenti della strada. Ora
una nuova tecnologia di monitoraggio oculare, sviluppata in
Australia, potrà essere usata per determinare se gli
automobilisti sono troppo stanchi e sonnolenti per mettersi al
volante. Lo studio della Monash University di Melbourne ha
valutato il rischio di incidenti di 20 medici e infermieri che
lavorano a turni, studiando i movimenti oculari. La tecnologia,
sviluppata dalla ditta australiana Seeing Machines, usa una
cinepresa di fronte all'automobilista per condurre un test di
pochi minuti prima che si metta alla guida, per misurare i
battiti di ciglia e monitorare i livelli di prontezza. La guida
in stato di sonnolenza è legata a circa il 20% di tutti gli
incidenti automobilistici, scrive la responsabile della ricerca
Megan Mulhall sul sito dell'università. "E' un grave problema,
specie nella popolazione che lavora a turni che è
particolarmente vulnerabile". I test, anche se condotti su un
campione molto limitato, indicano che è possibile prevedere
prima della guida un successivo deterioramento dovuto a
sonnolenza, aggiunge Mulhall, sottolineando la necessità di
ulteriore ricerca, per sviluppare più ampie applicazioni nei
settori che usano il lavoro a turni, come il settore
alberghiero, minerario e dei trasporti.
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