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E' ancora presto per l'influenza, ma il freddo già mette Ko

200mila italiani colpiti da virus simili. Iniziano le vaccinazioni

Redazione ANSA ROMA

L'influenza vera e propria non è ancora arrivata ma le temperature altalenanti, con l'improvviso sopraggiungere in questi giorni di maltempo e freddo in varie regioni, certamente non aiutano: sarebbero già circa 200mila, secondo le stime, gli italiani colpiti dai 'virus parenti' dell'influenza e costretti a letto con raffreddori, mal di gola, tosse e febbre, e l'abbassamento delle temperature contribuirà ad un aumento dei casi, mentre stanno prendendo il via le vaccinazioni contro l'influenza stagionale come prevede la campagna promossa dal ministero della Salute.

"L'influenza - spiega il direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza - non ha ancora colpito; infatti, i virus stagionali non sono ancora stati isolati, anche se non si esclude qualche caso sporadico. Lo saranno però presumibilmente a breve, come ogni anno". Nel frattempo a farla già da padrone sono gli oltre 200 virus circolanti e simili a quelli influenzali: 'virus parenti' che nelle ultime settimane, complice appunto il clima caratterizzato da repentini cambiamenti, hanno colpito circa 200mila italiani. Si tratta, chiarisce Rezza, di "sindromi parainfluenzali causate da virus già in circolazione. Il freddo improvviso, però, può favorire l'attecchimento di virus e batteri soprattutto nelle vie respiratorie, portando ad un aumento dei casi legati a tali sindromi simil-influenzali". Un aumento di casi dovuto anche, afferma l'esperto, "al cambio delle abitudini: si sta meno fuori e si vive più a lungo negli ambienti chiusi, sovraffollati ed a contatto con altre persone, dove è più facile un'aumentata e rapida circolazione dei virus".

Il consiglio degli esperti è comunque quello di non sottovalutare queste sindromi e non ricorrere a cure fai da te. La maggior parte di questi disturbi è causata da virus e, dunque, non è necessaria una terapia a base di antibiotici. Andrebbero invece utilizzati, ma sempre sotto indicazione del medico, antinfiammatori e paracetamolo. Intanto, sta partendo la campagna per le vaccinazioni antinfluenzali, il cui avvio è previsto a partire dalla metà di ottobre, anche se i tempi possono variare da regione a regione.

"E' tempo di vaccinarsi e dovrebbero farlo soprattutto gli anziani e le categorie a rischio come i malati cronici - afferma Rezza -. Quanto alle previsioni della stagione, è difficile farle ma, complessivamente, dovrebbero essere colpiti dall'influenza dai 4 agli 8 milioni di italiani". Quest'anno, sottolinea, "possiamo aspettarci una maggiore circolazione del virus influenzale H3n2 che lo scorso anno ha circolato meno ma è che è più pericoloso perchè muta molto rapidamente. Al contrario, dovrebbe esserci una minore circolazione di virus B, il più diffuso lo scorso anno". La popolazione dunque, avverte l'esperto, "è più suscettibile al virus H3n2 appunto perchè è circolato poco e c'è una minore immunizzazione". Il vaccino quest'anno, conclude, "contiene comunque i vari ceppi, incluso l'H3n2 aggiornato in base al ceppo che ha circolato più recentemente. Il consiglio resta pertanto quello di vaccinarsi, per prevenire eventuali conseguenze principalmente nelle fasce di popolazione più deboli".

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