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L'eleganza diventa trend, meno filler e tatoo bianchi

Dal congresso della Sime l'appello degli esperti a puntare alla misura

Redazione ANSA ROMA

  Dal tatuaggio con inchiostro bianco al biofiller 'solo dove serve', la medicina estetica si appella all'imperativo dell'eleganza, intesa a 'tutto tondo', dall'equilibrio del risultato a quella dei movimenti del medico.
    Questo il tema che accomuna gli interventi del 39/mo congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime) che apre oggi i battenti a Roma. Attesissimo summit che riunisce oltre 3000 tra i massimi esperti in materia, l'evento è ogni anno occasione di confronto sulle tecniche più innovative e le ultime tendenze. Come il tatuaggio con inchiostro bianco, che consente di realizzare disegni e 'ricami' delicati dall'effetto sofisticato, glamour e meno appariscente. Attenzione però ai mesi estivi, mette in guardia Antonella Tammaro, ricercatrice presso l'Università 'La Sapienza' di Roma, "con l'esposizione al sole l'inchiostro bianco tende ad ingiallire, mentre quello nero può dare fenomeni di fotosensibilizzazione".
    Tra i tanti argomenti all'ordine del giorno, anche l'abuso di filler, ovvero microiniezioni sottocutanee non invasive che permettono di riempire la ruga o la perdita di volume. "L'Italia è il paese in cui si fanno più filler in assoluto in rapporto alla popolazione", spiega Emanuele Bartoletti, presidente della Sime, "questo vuol dire che ne facciamo più del necessario".
    Spesso, infatti, la medicina estetica viene accusata di creare volti innaturali, tutt'altro che armoniosi. "Molti nostri pazienti - prosegue - finiscono per sembrare uguali tra loro, se questo avviene è perché non hanno trovato un medico che sapesse dire loro di no. I filler vanno finalizzati alla correzione dell'effettivo difetto del paziente nel rispetto della sua individualità". Per non scadere nel volgare, "dobbiamo utilizzare poco prodotto dove serve". Insomma, il monito ai medici estetici è chiaro: "assecondare richieste irragionevoli non è elegante da nessun punto di vista". 
   

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