Trafitto al collo da un dardo,
mentre stava pulendo la propria balestra, un quarantenne è stato
salvato all'ospedale Molinette della Città della Salute di
Torino da un intervento senza precedenti. Per sfilarlo dal
collo, i medici hanno dapprima svitato la punta del dardo, che
aveva perforato l'arteria tiroidea occludendola con effetto
tappo. A quel punto l'uomo è stato intubato e gli è stata
suturata l'arteria rotta. L'operazione è tecnicamente riuscita e
tra qualche giorno il paziente verrà dimesso.
A salvarlo la prontezza dei medici delle Molinette, che hanno
effettuato una operazione ad alto rischio, ma anche un pizzico
di fortuna. Il dardo che ha trapassato il collo dell'uomo,
arrivato in ospedale con le proprie gambe, ha risparmiato la
trachea, l'esofago, la laringe e le corde vocali, passando ad un
solo millimetro dalla carotide. Oltre all'arteria tiroidea, la
freccia gli ha fratturato la sesta vertebra cervicale, ma senza
lesionare il midollo spinale. Dopo essere stato sottoposto ad
una Tac spirale in tridimensione e ad una angiotac spirale dalla
radiologa Simona Veglia, l'intervento è stato effettuato
dall'otorinolaringoiatra Massimo Capricci, coadiuvato dal
chirurgo vascolare Luca Di Molfetta. Il dardo, che usciva dal
collo dell'uomo per circa 8 centimetri, è stato sfilato col
paziente sveglio, appena sedato dall'anestesista Roberto
Balagna. Il paziente è ora ricoverato in Rianimazione. Gli è
stata fatta una tracheostomia temporanea, per mettere in
protezione e in sicurezza le vie aeree. Il decorso post
operatorio è regolare.
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