Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Neuroprotesi riconnette cervello e 'ripara' paralisi muscoli

Neuroprotesi riconnette cervello e 'ripara' paralisi muscoli

Uomo paralizzato riesce a bere da una tazzina

ROMA, 29 marzo 2017, 10:25

Redazione ANSA

ANSACheck

Neuroprotesi riconnette cervello e 'ripara ' paralisi muscoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Neuroprotesi riconnette cervello e  'ripara ' paralisi muscoli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Neuroprotesi riconnette cervello e 'ripara ' paralisi muscoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un sistema che decodifica i segnali del cervello e li trasmette ai sensori nel braccio ha permesso a un uomo paralizzato di tornare a bere e mangiare da solo. Il primo studio a riportare i risultati di questa nuova tecnologia è stato appena pubblicato su The Lancet. Le lesioni al midollo spinale sono spesso causa di paralisi, e in particolare gli infortuni che interessano le vertebre nella regione del collo di solito causano la paralisi completa di tutti e quattro gli arti. In precedenti ricerche, un'interfaccia cervello-computer collegato a elettrodi sulla pelle ha aiutato una persona con grave paralisi ad aprire e chiudere la mano, mentre altri studi hanno permesso di controllare un braccio robotico con i loro segnali cerebrali.

Tuttavia, la nuova neuro-protesi messa a punto presso la Case Western Reserve University, negli Usa, è la prima a ripristinare la capacità di afferrare in una persona con una lesione cronica del midollo spinale, lasciando intravedere la speranza di tornare a svolgere attività quotidiane. In questo studio, a un uomo di 53 anni, da otto paralizzato dalle spalle in giù, sono stati impiantati sensori nella zona corteccia motoria del cervello (responsabile del movimento della mano) e attraverso un'interfaccia cervello-computer, per 4 mesi è stato 'educato' a dare istruzioni di comando. Poi è stato sottoposto all'immissione di 36 elettrodi muscolari nel braccio, per ripristinare l'uso di dita, polso, gomito e spalla. Questi hanno stimolando i muscoli per otto ore alla settimana per 18 settimane per migliorare forza e movimento. I ricercatori hanno infine collegato all'interfaccia cervello-computer gli stimolatori nel braccio, utilizzando un algoritmo matematico per tradurre i segnali cerebrali in comandi per gli elettrodi. Dopo 12 mesi di training, l'uomo è stato in grado di bere da solo un caffè, impiegando circa 30 secondi, così come di portare da solo del cibo alla bocca.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza