"Complessivamente in Italia le patologie virali dell'inverno hanno colpito quest'anno circa 10 milioni di persone. Di questi circa 4,5 milioni hanno avuto malattie delle alte viene respiratorie, virus similinfluenzali e raffreddori dovuti a virus sinciziali, mentre circa 5,5 milioni l'influenza classica". A spiegarlo è Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), a margine di una conferenza stampa sull'oncologia di precisione organizzata dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) presso il Ministero della Salute. "Quest'anno - sottolinea Cricelli - la vaccinazione antinfluenzale tra gli anziani è stata parzialmente insoddisfacente, ma non del tutto, perché abbiamo posto un argine: non sta più precipitando il numero di vaccinati". Nella stagione 2016-17 è arrivato in anticipo il picco di contagio influenzale, intorno a fine dicembre, ma poi il numero dei casi si è stabilizzato, per poi iniziare a diminuire in anticipo rispetto agli altri anni. Un andamento anomalo come particolare è stato anche l'andamento delle vaccinazioni. "Noi medici abbiamo continuato a vaccinare contro l'influenza fino a gennaio. In genere finivamo a fine novembre. Ne abbiamo salvati molti con la nostra sollecitazione a vaccinare ad oltranza".
Quanto alle adesioni alla campagna vaccinale, aggiunge, "c'è molta variabilità regionale e dipende anche dai tempi di fornitura dei vaccini. Tradizionalmente la maggiore risposta la abbiamo nel Centro Nord, anche se quest'anno - conclude - grazie a una campagna informativa mirata, abbiamo avuto un'ottima risposta in Sicilia".
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