E' più vicina la prospettiva di superare la resistenza alla chemioterapia nei tumori più aggressivi della mammella. Un gruppo di ricercatori dell'Ieo, dell'Ifom e dell'Università statale di Milano ha scoperto, nel corso di una sperimentazione pre-clinica, che una classe di farmaci, le Nutline, è in grado di eliminare le cellule staminali del cancro. Queste cellule, che non vengono colpite dalla chemioterapia, sono le responsabili della ripresa e della diffusione del tumore quando la chemio viene interrotta.
La ricerca, finanziata dall' AIRC e pubblicata su 'EMBO Molecular Medicine', dimostra in particolare che, associando la chemioterapia, che distrugge la maggior parte delle cellule tumorali, alle Nutline, che a loro volta distruggono le staminali tumorali, le probabilità di guarigione aumentano. Gli scienziati tengono a sottolineare che si tratta di una scoperta per ora limitata al campo sperimentale pre-clinico, che dovrà essere convalidata da adeguati studi clinici, sulle pazienti.
Resta il fatto che "un farmaco che colpisce le cellule staminali del tumore del seno è un traguardo storico", commenta Daniela Tosoni, ricercatrice dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e prima firmataria del lavoro, che spiega: "In molte pazienti che si sottopongono a chemioterapia, il tumore va inizialmente in remissione, ma si ripresenta quando la terapia viene interrotta a causa della resistenza delle cellule staminali alla chemioterapia stessa.
La ricerca sta dimostrando che questo fenomeno, chiamato chemioresistenza, è dovuto alla presenza delle cellule staminali tumorali, cioè quelle 'cellule madri' che continuano a riprodursi all'infinito e che sono in grado di promuovere la crescita dei tumori, anche se le 'figlie' vengono distrutte dai farmaci chemioterapici. Noi abbiamo scoperto che un farmaco, la Nutlina-3, ha come bersaglio specifico le cellule staminali e l'abbiamo associato al Paclitaxel, un comune chemioterapico. I risultati ottenuti nel modello pre-clinico dimostrano che questa combinazione aumenta la risposta del tumore alla chemioterapia e ostacola la ripresa di malattia dopo la sospensione del trattamento".