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Tumore prostata, parte progetto Start in Piemonte

Primo in Italia. Costantemente monitorati circa 200 pazienti

Redazione ANSA TORINO

Parte in Piemonte il primo progetto italiano per la sorveglianza dei tumori della prostata a basso rischio. E' Start, vede attivati la Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta e il CPO Piemonte (Centro di Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica) della Città della Salute di Torino, oltre al contributo di Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo.

Lo studio, al quale partecipano tutte le Strutture di Urologia e di Radioterapia della Rete Oncologica, ha l'obiettivo di analizzare l'efficacia, la sicurezza e la qualità di vita nei gruppi di pazienti che hanno scelto diverse modalità di trattamento del tumore della prostata a basso rischio. Ad oggi sono stati arruolati circa 250 pazienti ed il 75% di questi ha deciso di essere inserito nel gruppo sottoposto a sorveglianza attiva. Il tumore della prostata è diventata la neoplasia più frequente negli uomini, soprattutto per la diffusione del test con PSA, e ogni anno in Piemonte si contano circa 3500 nuovi casi. Tuttavia, una quota significativa di questi tumori vengono diagnosticati in uno stadio localizzato ed a basso rischio e possono rimanere asintomatici per lungo tempo (anche tutta la vita). Per questi tumori sono possibili diverse modalità terapeutiche che comprendono, oltre ai trattamenti radicali alla diagnosi (chirurgia o radioterapia), anche la cosiddetta sorveglianza attiva. Con la sorveglianza attiva è possibile, tramite uno stretto monitoraggio, rilevare tempestivamente eventuali situazioni di aggravamento della malattia. La sorveglianza attiva è già diffusa in altri Paesi, come Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Paesi scandinavi.
   
   

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