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Vaccini: stop in classe da oggi, diverse centinaia i non in regola

Aumentano le coperture

di Maria Emilia Bonaccorso ROMA

I presidi stimano che siano diverse centinaia in tutta Italia i bambini delle materne che rischiano di rimanere fuori dalle classi perche' non in regola con le vaccinazioni. Da oggi è stattato infatti il divieto per i piccoli non immunizzati di entrare in classe.

In attesa dell'approvazione della legge M5S-Lega sul meccanismo dell'obbligo flessibile (da introdurre solo in caso di emergenza sanitaria), si fanno i conti con gli sforzi realizzati fino ad ora per far fronte all'epidemia di morbillo che ha colpito l'Europa e che non mostra segno di volersi fermare. Il ministro della Salute Giulia Grillo ha confermato che la nuova legge non sarà "un atto di urgenza, come quello di Lorenzin, ma una normativa-quadro basata sui dati epidemiologici del Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Usare l'obbligo è un fatto politico, non scientifico".

Discorso diverso vale oggi per il morbillo: "c'è un'epidemia in atto. E quindi sul morbillo - precisa - bisogna tenere misure obbligatorie. Ma dobbiamo anche lavorare per convincere i cittadini a fare una cosa positiva per la loro salute, non imporre". Quanto alla richiesta di Salvini di far slittare il termine di oggi, il ministro Grillo osserva: "Non capisco il perché di quelle parole. Di certo ora non c'era l'urgenza di fare un decreto per togliere l'obbligo". Continuano intanto ad aumentare i casi di morbillo in Europa, con l'Italia sempre nelle prime posizioni della classifica. Nel mese di gennaio 19 paesi hanno registrato 881 persone contagiate, mentre 10 (tra cui la Germania) non ne hanno segnalato nessuno. Rispetto ai mesi di novembre e dicembre 2018, rileva l'ultimo bollettino del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), Romania (261), Italia (165), Polonia (133) e Francia (124) sono i paesi che hanno registrato il maggior numero. In particolare l'aumento più consistente si è avuto in Italia dove i casi sono più che raddoppiati, visto che a dicembre erano stati 76 e a novembre 58. A facilitare la diffusione dei contagi è una copertura vaccinale sotto le soglie richieste in molti paesi europei.

La notizia positiva e' che invece sono in aumento nei primi sei mesi del 2018 le coperture vaccinali dei bambini in Italia rispetto ai dati al 31 dicembre 2017; in diversi casi è stata raggiunta e superata la soglia minima raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanità pari al 95%. L'aumento è ancora più marcato nel caso della copertura per la prima dose di vaccino contro il morbillo, che arriva al 94,15%, con un +2,30%; sei le regioni che superano il 95% e altre tre vi si avvicinano. Gli occhi sono ora puntati sulle scuole e sui temuti scontri fra i genitori non vax pronti a sfidare le istituzioni. Nei prossimi giorni il quadro dovrebbe apparire piu' chiaro anche se gia' da ora molte regioni affermano di non avere particolari problemi. Il presidente nazionale dell'associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, chiarisce che "per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, si dovrebbe trattare di poche centinaia di casi in tutta Italia e l'emergenza di cui tanto si parla in queste ore è più mediatica che effettiva. Non è mai troppo tardi per fare un appello al buonsenso di tutti", ha concluso Giannelli. Fra le iniziative anti obbligo c'è quella del consigliere regionale M5s del Lazio Davide Barillari che annuncia di aver sottoscritto insieme ad altri 145 portavoce M5s di tutta Italia il documento 'Superare l'obbligo vaccinale a garanzia della salute pubblica e del diritto all'educazione', inviato al presidente della commissione Sanità del Senato Pierpaolo Sileri (M5s).

 

Vaccini, da oggi a scuola solo con il certificato



Aumentata copertura dei vaccini, vicini a obiettivo 95%
. In aumento nei primi sei mesi del 2018 le coperture vaccinali dei bambini in Italia rispetto ai dati al 31 dicembre 2017; in diversi casi è stata raggiunta e superata la soglia minima raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanità pari al 95%. L'aumento è ancora più marcato nel caso della copertura per la prima dose di vaccino contro il morbillo, che arriva al 94,15%, con un +2,30%; sei le regioni che superano il 95% e altre tre vi si avvicinano. E' quanto risulta da una rilevazione di medio termine per valutare l'impatto della Legge sulle vaccinazioni obbligatorie nelle coorti di bambini nati negli anni 2015, 2014 e 2010 pubblicata sul sito del Ministero della Salute. In particolare, la copertura nazionale per i bimbi nati nel 2015 nei confronti della polio supera il 95% (95,46%), guadagnando un +0,85% rispetto alla rilevazione al 31 dicembre 2017; superano la soglia del 95% anche le coperture registrate in 13 regioni.

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