Da un insuccesso che si è
trasformato in successo arriva un potenziale passo avanti nella
battaglia contro i crescenti tassi di obesità della popolazione
mondiale. Un farmaco creato e sperimentato per migliorare la
sensibilità all'insulina, ormone che regola la presenza degli
zuccheri nel sangue, pur non raggiungendo il suo obiettivo, ha
mostrato però di avere molto effetto nel ridurre il grasso
corporeo. La sorprendente scoperta è stata pubblicata sulla
prestigiosa rivista scientifica Nature Communications.
I ricercatori del Centenary Institute e della University of
New South Wales (UNSW) di Sydney, in Australia, attraverso uno
studio a lungo termine sono arrivati alla creazione di un
farmaco che inibisce un enzima della famiglia ceramide sintetasi
1 (CerS1). Questo enzima produce molecole che promuovono la
resistenza all'insulina nei muscoli e nel fegato di conseguenza
favoriscono condizioni come il diabete di tipo 2. Testando la
sostanza su topi che erano stati nutriti con una dieta ricca di
grassi per indurre malattie metaboliche, si è notato che il
farmaco non ha impedito loro di sviluppare insulino-resistenza,
come ci si sarebbe aspettati. Tuttavia ha impedito ai topi di
immagazzinare lipidi, aumentando la loro capacità di bruciare i
grassi nei muscoli scheletrici."C'è ancora molto lavoro da fare
prima che questo si traduca in qualcosa di adatto all'uso
clinico, ma il nostro lavoro è stato un passo molto importante
in questa direzione", afferma Anthony Don, professore associato
del Centenary Institute.
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