Dei semplici messaggi di testo con indicazioni su un corretto stile di vita possono avere un impatto sui livelli di glucosio dei pazienti con diabete di tipo 2 paragonabile a quello di un farmaco. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Diabetes Care condotto su un campione di pazienti ispanici in California.
I ricercatori dello Scripps Whittier Diabetes Institute hanno reclutato 126 partecipanti, in maggioranza donne di mezza età, e a tutti hanno fornito un video educazionale sul diabete di 15 minuti, un dispositivo per misurare il glucosio e l'accesso a consulti con esperti certificati. Metà dei partecipanti è stata poi assegnata a un gruppo di studio che riceveva due o tre sms al giorno per una durata di sei mesi, per un totale di 354 per tutta la durata dello studio, con messaggi come 'usa piatti piccoli', 'chiedi il supporto degli altri', o 'prendi i farmaci alla stessa ora ogni giorno'. All'inizio dello studio, scrivono gli autori, i partecipanti avevano un tasso di emoglobina glicata, una misura dei livelli di glucosio, del 9,5%.
Dopo tre mesi nel gruppo a cui venivano mandati gli sms la misura è scesa all'8,5%, mentre in quello di controllo solo al 9,3%, differenza confermata dopo sei mesi. "Pur essendo un intervento low cost - scrivono gli autori - crediamo che i messaggi di testo abbiano un grande potenziale per migliorare la gestione del diabete, specialmente tra i pazienti che fanno fatica ad avere accesso ai servizi sanitari".
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