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La fame è un fatto di testa, non dipende da quanto si mangia

La fame è un fatto di testa, non dipende da quanto si mangia

Il senso di sazietà arriva se si pensa di aver mangiato tanto

ROMA, 08 settembre 2017, 12:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La fame è una questione di testa, non di calorie consumate, quindi se si pensa di aver mangiato poco a colazione, si mangerà di più per tutto il resto della giornata.
    Significa che il senso di sazietà non è dato tanto dalle calorie realmente ingerite ma da quanto si crede di aver mangiato. Lo rivela uno studio condotto da Steven Brown della Sheffield Hallam University presentato alla conferenza annuale della British Psychological Society.
    Gli esperti hanno servito a un gruppo di volontari la colazione per due giorni di seguito, dicendo il primo giorno che si trattava di una omelette di due uova, il secondo di quattro uova. In realtà entrambe le volte era la stessa omelette di tre uova. E' emerso che il primo giorno i partecipanti mangiano di più per tutto il resto della giornata, rispetto al secondo giorno. Inoltre quando i partecipanti mangiano l'omelette che credono di due uova, si dicono più affamati.
   

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