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Con l'Ampera-e l'ingegner Pam Fletcher ricarica la Opel

Con l'Ampera-e l'ingegner Pam Fletcher ricarica la Opel

"Vogliamo diventare i leader della mobilità elettrica"

PARIGI (FRANCIA), 06 ottobre 2016, 18:17

Damiano Bolognini Cobianchi

ANSACheck

Pam Fletcher ha guidato lo sviluppo del progetto Chevrolet Bolt-Opel Ampera-e © ANSA/General Motors

Pam Fletcher ha guidato lo sviluppo del progetto Chevrolet Bolt-Opel Ampera-e © ANSA/General Motors
Pam Fletcher ha guidato lo sviluppo del progetto Chevrolet Bolt-Opel Ampera-e © ANSA/General Motors

PARIGI (FRANCIA) - L'Opel Ampera-e, elettrica compatta con un design accattivante e ben 500 km di autonomia, è una delle protagoniste indiscusse del Salone di Parigi (1-16 ottobre). Del progetto della vettura ne abbiamo parlato alla kermesse francese con Pam Fletcher, Executive chief engineer autonomous  and electric di General Motors. La bionda ingegnere di ferro, una delle figure di riferimento per la mobilità a zero emissioni del panorama automobilistico mondiale, chiarisce subito quali sono gli obiettivi del gruppo americano in merito all'alimentazione elettrica: ''Vogliamo diventare i leader. Pensiamo che il modo migliore per riuscirci sia focalizzarci sui clienti, eccitarli e compiacerli. Ampera-e ha un'autonomia che tiene lontana l'ansia da rifornimento e avrà un prezzo abbordabile. Non lo abbiamo ancora annunciato ma lo faremo presto e vedrete che quest'auto offrirà una grande combinazione di prezzo, performance, range di utilizzo e contenuti e che sarà capace di soddisfare parecchia gente''.

Occhi verdi tanto profondi e affascinanti quanto enigmatici e abituati a comandare, la Fletcher è tranchant con le proposte della concorrenza presentate al Mondial de L'automobile: ''Questa è un'auto di produzione, un'auto vera, pronta ora e non so se tutti gli altri parlano di auto pronte ora o per il futuro. Direi che è una bella differenza''. Con l'Ampera-e e con la ''sorella'' americana Chevrolet Bolt alla General Motors non fanno solo marketing ma, a sentire la Fletcher, pensano anche agli utili: ''Posso dire che per noi sarà un buon business e lo sarà anche per i nostri clienti. Vogliamo vincere su tutti i mercati sui cui saremo presenti, a cominciare dal Nord America, non solo quindi in uno o due Paesi. Siamo un grande gruppo globale e abbiamo un portfolio di auto elettriche che ci permette di competere ovunque''. Ci sarà una Bolt/Ampera-e anche per la Cina? ''Abbiamo già alcune auto elettriche in vendita oggi in Cina ma non abbiamo ancora annunciato nulla in merito a queste ultime novità. Dobbiamo tenerci qualche news... Prezzi e Paesi di vendita devono ancora essere annunciati''.

Poi la Fletcher entra più nel dettaglio del progetto Bolt/Ampera-e: ''La sfida più importante è stata sul tempo, perché è stato veramente importante per noi essere i primi a proporre una vettura con ampia autonomia e prezzo abbordabile.

Per essere i primi abbiamo dovuto andare davvero forte e questa è stata la sfida maggiore. Come gruppo siamo nel business dell'elettrico da molti anni. Abbiamo 2,4 miliardi di miglia guidate in elettrico dai nostri clienti dal 2010 e questo ci ha permesso di fare esperienza e di raccogliere una grande quantità di informazioni. Perché abbiamo anche la flotta più connessa di qualunque altro Costruttore. Grazie a questi dati, oggi sappiamo esattamente come i nostri clienti usano le loro auto elettriche e questo ci ha permesso di massimizzare lo sviluppo (di Ampera-e, ndr), per ottenere i maggiori benefici a favore dell'autonomia di esercizio''. L'Ampera-e con la gemella di progetto Chevrolet Bolt, già in vendita negli Stati Uniti a partire da 37.496 dollari (al cambio 33.564 euro), condivide piattaforma, meccanica e pacco batterie mentre i due modelli differiscono oltre che per l'estetica del frontale anche per il set-up dello sterzo. Quanto sono uguali e quanto sono diverse lo chiarisce la stessa Fletcher, responsabile di entrambe: ''Sono simili ma sono state sviluppate separatamente dal nostro global team per incontrare le richieste dei rispettivi clienti dei rispettivi mercati''. Con 500 km le elettriche oggi sono già in grado di soddisfare le necessità degli automobilisti o bisognerà lavorare per aumentarne ancora il raggio d'azione per pieno? Al riguardo l'ingegnere non ha dubbi: ''Come i clienti di auto tradizionali anche quelli di elettriche hanno necessità differenti fra loro. Su taglia del veicolo, prezzo, range e contenuti la gente farà delle scelte in base alle proprie esigenze. Dobbiamo bilanciare questi fattori.

In futuro penso che sul mercato ci sarà una varietà di veicoli, non una sola soluzione o un range in grado di soddisfare tutti''. Il prossimo step immaginabile nell'autonomia della Ampera-e? ''Abbiamo un grande vantaggio, un'auto da oltre 500 km pronta oggi per il mercato. Questo è quello di cui ha esattamente bisogno la clientela oggi. Non pensiamo a quello di cui avrà bisogno nel 2020. Raccoglieremo i feed back e vedremo, sarà la ricetta migliore per creare l'elettrica del futuro''.

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