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Bmw lavora a Minor e Mini Mk4, prodotta anche in Ungheria

Svelati piani segreti: JV con Toyota in Ue e Great Wall in Cina

Redazione ANSA ROMA

Il recente cambio al vertice del Gruppo Bmw - con la sostituzione dallo scorso 16 agosto di Harald Krueger (che era stato anche a capo di Mini) con Oliver Zipse, attento ex responsabile della produzione dell'azienda di Monaco - potrebbe avere accelerato il programma di revisione dell'offerta del secondo brand del Gruppo, fino ad oggi caratterizzato da margini di guadagno limitato rispetto ai modelli Bmw. Il magazine specializzato in industria e finanza Just Auto riferisce, al riguardo, del planning per le Mini dei prossimi anni alcune delle quali - è questa è una novità di grande importanza - potrebbero venire costruite presso lo stabilimento del Gruppo in Ungheria. Dopo l'arrivo di Zipse, Mini starebbe lavorando nuovamente al progetto Minor, cioè un modello premium di segmento A da affiancare in basso alla Mini che, nel corso degli anni, è cresciuta fino a sconfinare (con Countryman) nel segmento C. Per la Minor, che dovrebbe avere una lunghezza compresa fra 3,5 e 3,7 metri, si ipotizza una interessante JV con Toyota, azienda con cui Bmw collabora da tempo (ultime in ordine di presentazione la Z4-Supra). Ricorrendo al colosso giapponese il progetto Minor potrebbe coinvolgere lo stabilimento di Toyota Motor Europe a Kolin, dove oggi nascono oltre alla Aygo anche le Citroen C1 e Peugeot 108. Dal 2021 questo contratto con PSA finirà e l'arrivo di Mini Minor potrebbe servire a utilizzare la piena capacità dell'impianto, progettato per una capacità di 300mila auto all'anno.

Novità in vista anche nella gamma Mini di segmento B, cioè la hatchback, la cabriolet e la recentissima elettrica. Fra 18 mesi, precisa Just Auto, debutterà la nuova architettura FAAR con avvio della produzione negli stabilimenti di Cowley in Inghilterra e della VDL Nedcar in Olanda programmato per l'ultimo trimestre del 2020. La strategia del Gruppo Bmw prevede per queste Mini un facelift nella prima metà del 2024 e una sostituzione nel 2027.

E' proprio per questa nuova generazione di Mini che l'azienda sta studiando l'impiego dello stabilimento ungherese di Debrecen, a circa 200 km da Budapest, quasi certamente per sostituire - a fine contratto - la produzione presso terzi in Olanda. A seconda del successo (oltre alle versioni con motori termici ci saranno anche la nuova Mini elettrica e quelle le ibride) la prossima generazione di segmento B potrà essere fabbricata anche in Cina presso lo stabilimento di Zhangjiagang della JV Bmw Great Wall, azienda quest'ultima che ha partecipato allo sviluppo della nuova architettura per auto a trazione anteriore FAAR (quella di Bmw per le trazioni posteriori si chiama CLAR).

Per quanto riguarda le Mini più grandi (Clubman e Countryman) i tempi saranno diversi rispetto alla versioni di segmento B. La nuova wagon, anch'essa su architettura FAAR (che, va ricordato, permette anche le quattro ruote motrici) arriverà nel 2022, mentre nel 2023/2024 sarà la volta della nuova generazione della Countryman. Per ciò che riguarda la Mini Cooper SE, cioè la versione a batteria, l'annuncio della prossima generazione dovrebbe arrivare nel 2021, per debutto l'anno successivo.

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