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Ruolo decisivo di Bosch nella futura ecomobilità due ruote

Per equipaggiare 160 milioni tra moto e scooter entro 2021

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MILANO - Urbanizzazione e sostenibilità dei trasporti individuali sono macrotrend che stanno cambiando profondamente la mobilità e le moto così come le conosciamo oggi. Lo ha affermato recentemente Dirk Hoheisel, membro del board of management di Bosch e responsabile del settore Mobility Solutions, spiegando con questo semplice concetto la strategia del colosso tedesco della componentistica e dei servizi che, nel solo settore dei veicoli a due ruote punta a raggiungere entro il 2020 un fatturato di un miliardo di euro con i prodotti destinati a scooter, moto e e-bike.
Come ha spiegato ad ANSA Gabriele Allievi, AD di Bosch Italia, in occasione dell'edizione di Eicma 2017, la domanda dei veicoli a due ruote è costantemente in crescita sia come opzione di trasporto per i mercati di massa emergenti sia come elemento della mobilità multimodale nelle metropoli. Bosch prevede che entro il 2021 la produzione mondiale di veicoli a due ruote raggiungerà circa 160milioni di unità, con un incremento superiore al 30% rispetto ad oggi.
La business unit Two-Wheeler & Powersports di Bosch, che ha sede a Yokohama in Giappone, ha registrato un incremento del fatturato di oltre il 20% rispetto allo scorso anno, facendo segnare una crescita doppia rispetto al mercato. L'azienda offre sistemi di assistenza, soluzioni connesse e moderni sistemi di propulsione ed elettrificazione per i veicoli a due ruote e powersport.
Tecnologie, quelle di Bosch, che accompagnano lo sviluppp delle moto del futuro, per renderle più sicure e aumentare l'efficienza dei sistemi di propulsione. Anche nelle due ruote - ha precisato Allievi - ''l'obiettivo di Bosch è eliminare dalla mobilità del futuro gli incidenti, lo stress e le emissioni, esattamente come nelle auto''. Un importante contributo nell'evoluzione della sicurezza di guida può arrivare dalla connettività applicata anche a moto, scooter ed e-bike . Bosch punta infatti a utilizzare la connettività per prevenire gli incidenti attraverso sistemi in grado di connettere i motociclisti con altri veicoli, con le infrastrutture e con tutti gli altri utenti della strada. Uno di questi è lo scudo digitale che permette alle moto e alle auto di scambiare informazioni fra di loro. Molto prima che i guidatori delle auto notino la presenza di una moto, questa tecnologia li informa che se ne sta avvicinando una, consentendo di adottare preventivamente una strategia di guida adeguata.
Altra soluzione che offre connessione e sicurezza è l'orizzonte connesso: i motociclisti possono 'guardare' dietro la curva successiva ed essere avvisati anticipatamente dei possibili pericoli. Entro il 2025, il 70% delle motociclette di nuova immatricolazione di tutto il mondo sarà connesso. Ma, in questo ambito, non è soltanto la connettività a continuare ad accelerare il passo in Bosch: l'elettromobilità resta uno dei cardini dello sviluppo in quanto si prevede che nei prossimi anni il mercato dei veicoli elettrici leggeri (come gli eScooter) possa crescere di circa il 40%, con circa 100milioni i veicoli di questo tipo prodotti in tutto il mondo entro il 2020.
Ed è evidente, anche per il più basso 'ticket' di accesso che l'elettromobilità si affermerà molto più rapidamente con mezzi di piccole dimensioni. Guardando questo enorme mercato Bosch ha sviluppato sistemi di propulsione scalabili da fornire ai costruttori che consentono l'elettrificazione dei veicoli leggeri a quattro, tre o due ruote. I sistemi comprendono motore, centralina, batteria, caricabatteria, display (HMI) e unità di connessione, oltre a un'App interattiva che connette lo smartphone del guidatore con il veicolo.
Le soluzioni di elettrificazione dei sistemi di propulsione sono modulari in tutte le classi di potenza tra 0,25 e 20 kW. Allievi ha anche confermato che Bosch sta intensificando gli sforzi per migliorare ulteriormente i motori a combustione, che resteranno strategici, con soluzioni di controllo elettroniche. In questo modo i veicoli a due e tre ruote potranno rispettare le normative Euro5 e BS6 (Bharat Stage) riducendo le emissioni di CO2 senza compromettere le prestazioni. 

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