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Nonostante alti e bassi Mercedes prima premium nel 2018

Seconda Bmw, che cresce meno in Cina, e Audi al terzo posto

Redazione ANSA ROMA

   Nonostante una crescita che si è rallentata nel corso dell'anno - dopo 4 anni di incrementi percentuali a doppia cifra - Mercedes dovrebbe chiudere il 2018 al primo posto nel segmento premium, lasciando nell'ordine alle spalle Bmw e Audi. E' quanto ribadisce uno studio pubblicato dal sito specializzato Autoactu.com che ha messo sotto la lente l'andamento dei tre grandi brand tedeschi, indiscussi protagonisti del segmento premium. La Stella a Tre Punte ha chiuso i primi 11 mesi dell'anno con 2.104.000 vendite (solo +0,4%) ed è arretrata in Europa (con 851.000 immatricolazioni è scesa del 3,3%), ma ha aumentato le vendite negli Stati Uniti (+6% a 284.000 unità) e soprattutto in Cina (+11,7% a oltre 603.000 unità). Bene la rinnovata Classe A - che ha visto aumentare le immatricolazioni del 40% in tutto il mondo nel mese di novembre - mentre il comparto dei suv ha fatto registrare un aumento nei primi 11 mesi di appena il 2,4%.

Bmw, seconda classificata, è in crescita del 1,8% nei primi 11 mesi, con 1.927.000 milioni di veicoli venduti. Il maggiore contributo è arrivato quest'anno dal nuovo suv X3 (+ 97% con 22.500 unità nel solo mese di novembre), ma ha sofferto per il fine-vita della X5, al debutto questo mese, e della Serie 3, che arriverà solo nel marzo 2019. Bmw e Mini hanno venduto oltre 125.000 versioni elettrificate (+ 40%) da inizio anno e dovrebbero raggiungere l'obiettivo di 140.000 consegne nel 2018.

Nel mix di questa gamma 'green' nel mese di novembre le versioni ibride plug-in di Mini Countryman, della Serie 2 e del suv X1 (venduto solo in Cina) hanno pesato per il 10% contro il 20% della versione PHEV della Serie 5. A differenza di Mercedes, Bmw Group ha migliorato le vendite in tutti e tre i mercati principali: + 0,2% in Europa (più di 1 milione di unità) , 6,4% in Cina (con 577.000 immatricolazioni) e 1,2% negli Stati Uniti (317.500 unità).

Nel periodo gennaio-novembre 2018 Audi è invece sceso del 2,4%, arrivando a 1.658.000 immatricolazioni. Su questo risultato hanno pesato il fine-vita del suv Q3 e della A1, entrambe in rinnovo di generazione in questo mese di novembre.

Inoltre, sulle sue vendite in Europa (-34% nel mese di novembre) hanno pesato i ritardi nell'approvazione WLTP di modelli importanti come Q2 e A3. A livello geografico, Audi soffre in Europa (-11% nel mese di novembre) per effetto del rinnovamento della A6, A7, A8 e Q8, mentre è stabile in Usa (+ 0,5% a 200.500 unità nei primi 11 mesi). Bene invece in Cina (+ 13% a 597.000 unità) soprattutto grazie alla modello A4 L, sviluppato specificatamente per quel mercato e venduto per oltre 148.000 unità.

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