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Bosch, pronto diesel che abbatte NOx 10 volte rispetto limiti 2020

Più 6,8% fatturato nel 2017, target per anno in corso +3%

Andrea Silvuni

STOCCARDA - Nonostante i venti contrari che hanno soffiato nel 2017 sull'intero settore dell'automotive e in particolare contro il diesel, il Gruppo Bosch ha realizzato lo scorso anno un fatturato che ha raggiunto i 78,1 miliardi di euro, in crescita del 6,8% rispetto ai 73,13 del 2016. E l'anno in corso conferma il trend positivo, con un primo trimestre che ha già evidenziato una crescita del 5% anche se sussistono per il 2018 fattori di rischio, come le tensioni sulle tariffe fra Stati Uniti e Cina. ''Le nostre previsioni - ha detto Volkmar Denner, Ceo di Bosch, alla conferenza stampa annuale di bilancio che si è tenuta nel campus di ricerca di Renningen alle porte di Stoccarda - sono oggi più caute, ma siamo sempre proiettati verso un'ulteriore crescita del fatturato e anche degli utili''.

L'azienda ha indicato per il fatturato una forchetta compresa fra il +2% e il +3%. Nel 2017 Bosch ha registrato un risultato ante oneri finanziari (EBIT) di 5,3 miliardi di euro in crescita del 17% rispetto all'anno precedente. Nel 2017 il settore che ha guidato ancora una volta la crescita di Bosch è stato quello delle Mobility Solutions - che comprende in pratica tutto il mondo automotive - e il cui fatturato è cresciuto del 7,8% (9,4% inclusi gli effetti valutari) arrivando a 47,4 miliardi. Gran parte della conferenza di oggi è stata però dedicata ad una novità che Bosch ritiene strategica per il futuro della mobilità e la prosecuzione della crescita, anche finanziaria.

Questo Gruppo - va ricordato - è una fondazione e, quindi, non distribuisce dividendi e reinveste una rilevante quota degli utili nella ricerca e sviluppo: nel 2017 il 9% del fatturato, pari a 7,3 miliardi. Come ha spiegato con una punta di orgoglio il Ceo Denner ''Bosch ha realizzato, utilizzando componentistica e soluzioni oggi già disponibili sul mercato, un motore diesel che abbatte le emissioni degli ossidi di azoto NOx di dieci volte rispetto ai limiti fissati per il 2020''. Grazie ad una riprogettazione dell'impianto di scarico e il posizionamento del catalizzatore e del post trattamento SCR appena oltre il collettore - nella zona di massima temperatura - Bosch è oggi in grado di garantire emissioni di NOx misurate secondo il ciclo RDE (real driving emission) di soli 13 milligrammi, mentre per il 2020 scatterà il nuovo limite di 120 milligrammi, oggi invece fissato a 168. ''Questa tecnologia è già pronta, a disposizione dei costruttori di auto - ha detto ad ANSA Rolf Bulander, Ceo della divisione Mobility Solution - e non comporta né la riprogettazione del vano motore della vettura né un aumento dei costi''.

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