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Opel: a rischio 4000 posti, pressing del Governo tedesco

Berlino chiede alla Psa il mantenimento della forza lavoro

Redazione ANSA

BERLINO - Saranno oltre 4000 i dipendenti di Opel che verranno mandati a casa entro il 2020, secondo il calcolo del responsabile del Consiglio di fabbrica, Wolfgang Schaefer-Klug. Con ciò saranno esaudite le richieste della casa madre PSA, il gruppo automobilistico francese che comprende i marchi Peugeot, Citroen, e dall'estate 2017 anche il marchio Opel, ha aggiunto Schaefer-Klug.

Il governo tedesco ha chiesto alla casa madre PSA di rispettare la ristrutturazione aziendale prevista e il mantenimento dei posti di lavoro. Il ministro del lavoro, Hubertus Heil, e il ministro dell'economia, Peter Altmeier, sono in stretto contatto con il gruppo francese, ha riferito oggi una portavoce del ministero dell'economia alla conferenza stampa di governo.

La cancelliera, Angela Merkel, considera "un dovere del governo federale insieme al governo del Land fare tutto ciò che è politicamente possibile per assicurare i posti di lavoro in Germania", ha dichiarato oggi il suo portavoce, Steffen Seibert, a Berlino. Ig-Metall ha chiesto, finora invano, un piano di produzione vincolante corredato da numeri per le tre fabbriche in Germania di Ruesselsheim, Eisenach e Kaiserslautern.

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