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Fca, boom di vendite negli Usa

A marzo +13,6%, meglio delle stime +1,9%

Redazione ANSA TORINO

Boom di vendite di Fca sul mercato americano dove a marzo sono aumentate del 13,6%. Il dato è di gran lunga migliore delle stime di un +1,9%. A marzo - spiega Fca - sono state vendute 216.063 auto. Per le vendite retail è stato il miglior mese di marzo dal 2001, mentre per le vendite complessive per trovare un dato più alto bisogna risalire a marzo 2006.

Il brand Jeep registra un incremento del 45% con 98.382 vetture vendute. Si tratta del miglior mese di marzo da sempre, grazie soprattutto a Jeep Wrangler (+70%) e Jeep Cherokee (+63%). Le vendite di Ram Truck sono in calo del 13%, ma il Ram Light Duty ha registrato un aumento dell'8%.

In crescita del 15% il brand Chrysler, con un incremento del 40% del Chrysler Pacifica minivan e del 25% del Chrysler 300, mentre Dodge ha perso il 2%. Il brand Fiat è in calo del 47% con 1.544 auto, mentre le vendite di Alfa Romeo (2.576 unità) sono più alte dello stesso mese di un anno fa, grazie a Giulia e Stelvio.

Il titolo Fca decolla in Borsa dove ha chiuso in rialzo del 7,3% a 17,71 euro.

Meno bene l'andamento in Italia: il gruppo Fca ha venduto a marzo 59.474 auto, il 12,86% in meno dello stesso mese del 2017. La quota scende dal 30,1% al 27,8%. Nel primo trimestre dell'anno le immatricolazioni del gruppo sono state 158.242, in calo del 2%, con la quota che passa dal 29,56% al 27,56%.

Anfia, rallenta nuovamente mercato italiano
"Per il secondo mese consecutivo, a marzo il mercato dell'auto registra una flessione (-5,7%), anche a causa di un giorno lavorativo in meno (22 giorni lavorativi a marzo 2018 contro i 23 di marzo 2017), determinando una chiusura del 1 trimestre con volumi in calo". E' il commento di Aurelio Nervo, presidente di Anfia, che rileva "una certa lentezza nella raccolta degli ordini, su cui influiscono l'attuale clima politico ancora incerto e una ripresa economica più debole del previsto da inizio anno". "Non aiuta nemmeno la mancanza di omogeneità nelle misure adottate da alcuni Enti locali per affrontare le emergenze smog e gli accessi alle zone a traffico limitato", osserva Nervo.

L'Anfia sottolinea l'aumento delle vendite di suv che conquistano a marzo il 33,6% del mercato, grazie ai volumi dei piccoli e compatti, che rappresentano oltre il 28% di tutte le immatricolazioni del mese. Nel primo trimestre i suv di tutte le dimensioni sono il 34,5% del mercato, 6,6 punti in più del primo trimestre 2017 e 8,8 punti in più del primo trimestre 2016. Bene anche i segmenti di alta gamma (medie-superiori e lusso), che nei primi tre mesi dell'anno crescono del 9%. In calo, invece, le nuove registrazioni di superutilitarie, che passano dal 19,2% di quota di gennaio-marzo 2016 al 16,2% di gennaio-marzo 2018.

Unrae,meno acquisti da privati (-14,8%) e diesel (-9%)
"Il mercato rallenta e con esso rallenta ulteriormente la capacità dei costruttori di contribuire al rinnovo del parco circolante nonostante le poderose campagne promozionali che di fatto si sono sostituite agli interventi dello Stato in un processo ormai urgente". E' il commento di Michele Crisci, presidente dell'Unrae, l'associazione delle Case automobilistiche estere. L'Unrae sottolinea il calo del canale di vendita dei privati che perde il 14,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno con una flessione maggiore per gli acquisti di auto diesel (-24%) da parte delle famiglie. La flessione è di circa l'8% per le auto a benzina, mentre crescono gli acquisti di vetture a basso impatto. "Il compito da affidare con urgenza al nuovo Esecutivo - osserva Crisci - è quello di ascoltare le voci della filiera per trovare insieme le soluzioni possibili e riprendere un percorso virtuoso che attraverso lo smaltimento del parco anziano consenta di immettere vetture tecnologicamente avanzate nel mercato e accelerare il raggiungimento degli obiettivi previsti dall'Europa".

Federauto, incertezza politica condiziona vendite
"Il mercato è stato pesantemente influenzato dalla fase elettorale e dalla situazione di grande incertezza che ci lasciano le urne. A risentirne maggiormente il canale dei privati che, con una flessione a doppia cifra rispetto allo scorso anno, certifica la fase di riflessione del mercato dando corpo alla più classica delle riduzioni di propensione agli acquisti legata al ciclo della politica". E' il commento di Adolfo De Stefani Cosentino, neopresidente di Federauto, l'associazione che rappresenta i Concessionari auto di marche nazionali ed estere, aderente a Confcommercio Imprese per l'Italia. "A parte la considerazione che quest'anno a marzo abbiamo avuto un giorno lavorativo in meno - aggiunge - registriamo che il nostro settore si è surrogato al calo di attività correlato al ponte pasquale, visto e considerato che al 25 del mese le immatricolazioni segnavano un ritardo del 18,78%. Oggi non possiamo che auspicare un accordo fra le forze politiche per garantire al Paese un governo in grado di realizzare una politica economica espansiva mirata alla crescita dei consumi. L'auto ha svolto un ruolo importante per portare il Paese fuori dalle secche e pensiamo che le associazioni della filiera automobilistica, tutte insieme, abbiano le competenze e le idee per supportare l'azione di un Governo che voglia far crescere l'economia". Secondo l'Osservatorio di mercato di Federauto, sulla base dei dati del Ministero dei Trasporti, negli ultimi tre giorni del mese di marzo sono state registrate oltre 90.000 immatricolazioni di autovetture nuove.

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