ROMA - Seat, la marca spagnola del Gruppo Volkswagen, punta a diventare uno dei riferimenti nel futuro, ormai prossimo, della diffusione dell'auto connessa e inserita in un vero e proprio ecosistema digitale. Lo farà utilizzando tecnologie all'avanguardia come Park Finder, Digital Access e le prime applicazioni della guida autonoma. Ma anche grazie ad accordi e progetti come Travipay e Waze, e potendo utilizzare un centro di eccellenza come Metropolis:Lab Barcelona. ''Seat sta rinforzando continuamente la propria posizione pionieristica in termini di auto connessa - ha detto Luca de Meo, presidente della Casa spagnola durante il Salone 'Automobile Barcelona' - e l'aver incorporato la nuova Waze Android Auto nelle nostre auto è perfettamente in linea con il nostro intento di offrire un'esperienza sempre più facile, connessa e personalizzata, e ci consente di proseguire e accelerare la configurazione del nostro ecosistema digitale.
Siamo la Casa automobilistica con il profilo cliente più giovane in assoluto di quasi 10 anni più giovane rispetto alla media europea - ha sottolineato de Meo - e offrire soluzioni come Waze direttamente in auto è un grande passo avanti nella nostra sfida per la connettività''. Contemporaneamente a questo accordo, Seat ha presentato ad Automobile Barcelona la propria App per Android Auto, denominata Seat Drive App. Grazie a essa, gli utenti Seat dotati di un telefono Android - con versioni Lollipop 5.0 o successive - e di App di Android Auto, potranno accedere alle informazioni del proprio telefono direttamente dallo schermo dell'auto durante la guida, in maniera sicura e accattivante. La App, che sarà disponibile prossimamente sul Play Store di Google, si sincronizzerà con lo schermo dell'auto, permettendo a più del 95% di utilizzatori di telefoni cellulari e altri dispositivi mobili di restare connessi con la propria auto. I visitatori di Automobile Barcelona hanno potuto scoprire e sperimentare anche Digital Access, la tecnologia sviluppata per ambienti di economia collaborativa (come il car sharing) che consente di accedere all'auto con il solo ausilio del telefono senza chiave fisica. Esposto al Salone anche My Seat DataPlug, il dispositivo 'dongle' che potrebbe essere destinato all'aftermarket in quanto rende fruibili servizi di connettività per auto che non nascono preparate per supportare tecnologie digitali.