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Mito Defender rivive con nuovo 4X4 duro e puro ideato da miliardario Gb

Progetto Ineos Automotive con fabbrica nel nord dell'Inghilterra

Redazione ANSA

ROMA - La Regina (dell'off-road) è morta, viva la Regina: non poteva che arrivare dalla Gran Bretagna la notizia che un appassionato della fuoristrada più celebre al mondo - la 'regina' del settore Land Rover Defender - impegnerà una parte della sua cospicua fortuna per far rivivere questo modello, uscito di produzione lo scorso anno e che non sarà sostituito prima del 2019. Jim Ratcliffe, miliardario proprietario dell'Ineos Group, attivo nel settore chimico e dell'energia, ha comunicato di avere l'intenzione di investire ''centinaia di milioni di sterline'' in una iniziativa industriale che prevede la costruzione nel nord del Paese di un nuovo stabilimento e la creazione di un migliaio di posti di lavoro, per produrre un nuovo fuoristrada che - come ha definito lo stesso Ratcliffe - sarà ''il più puro 4x4 al mondo, adatto agli agricoltori, agli esploratori e a tutti gli appassionati dell'off-road nel mondo''.

L'industriale ha anche confermato di aver completato il progetto di fattibilità e di essere pronto a partire con la fase esecutiva. Il nuovo modello - ha fatto sapere Ratcliffe - non sarà una replica della Defender ma ''rifletterà la sua filosofia'', una solida alternativa alle attuali generazioni ''di suv standardizzati e di gelatina''. Un veicolo duro e puro, dunque, quello che il miliardario inglese ha in mente di far realizzare da un team di esperti (in fase di reclutamento) guidato da Dirk Heilmann, in precedenza direttore dell'engineering e del settore tecnologico del Gruppo chimico e ora nominato a capo della neo costituita Ineos Automotive. Dato per scontato che Ratcliff non potrà 'copiare' la Defender né utilizzarne il nome - Land Rover ha recentemente vinto una causa contro un'azienda canadese che lo aveva fatto - restano aperte molte opzioni tecniche e ingegneristiche. Un punto fermo dovrebbe essere l'impiego di un gruppo propulsore affidabile e già conosciuto (come accadeva per le vecchie Defender dotate di un diesel derivato da quello del Ford Transit) anche in funzione delle opportunità commerciali nei mercati emergenti. Per i responsabili della Ineos Automotive il nuovo 4x4 dovrebbe infatti essere esportato in mercati precedentemente trascurati da Land Rover, con una potenziale di circa 300 milioni di utenti tra Europa, Usa e Africa.

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