ROMA - Nell'evoluzione dell'industria europea dell'auto nel dopo Brexit, la Romania potrebbe essere la destinazione di nuovi e importanti investimenti. Lo riferisce un rapporto di Reuters, di cui da notizia Automotive News Europe, e secondo cui il Governo di Bucarest starebbe già trattando ''con due importanti fabbricanti circa l'opportunità di aprire un impianto di produzione nell'Unione Europea'' . Questa affermazione, fatta dal ministro dell'economia Costin Borc, lascia aperte diverse ipotesi: sia che si tratti di Case già presenti in Gran Bretagna e ora interessate a restare, a livello produttivo, nella Ue. O ancora che le trattative si stiano svolgendo con 'player' completamente nuovi, interessati però a sbarcare nel nostro Continente.
Durante una intervista alla rete televisiva Digi24, il ministro Borc ha testualmente detto che ''ci sono discussioni sull'apertura di una terza fabbrica di auto in Romania'', alludendo evidentemente a quelle già esistenti di Ford e Renault.
La Casa dell'Ovale Blu possiede infatti a Craiova un impianto dove viene fabbricata la B-Max che, dal prossimo anno, sarà affiancata dal suv compatto EcoSport. A sua volta Renault opera attraverso il complesso industriale di Mioveni, che è uno dei maggiori d'Europa con una produzione di più di 500mila unità all'anno tra Logan sedan, Logan MCV, Logan Van, Logan Pick-Up, Dacia Sandero e Dacia Duster.
Automotive News Europe evidenzia i vantaggi che deriverebbero da ulteriore localizzazioni produttive in Romania: forza lavoro qualificata e con salari contenuti, ampia disponibilità di sub-forniture e una tassazione 'flat' sui guadagni pari al 16%.