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Pista di Nardò, ci sarà anche una e-city per guida autonoma

Porsche conferma programma investimenti nel suo centro pugliese

Redazione ANSA NARDO'

(di Andrea Silvuni)

NARDO' - Porsche, il costruttore tedesco di auto sportive, proseguirà nei prossimi anni nel piano d'investimenti in Italia dove dal 2012 possiede, attraverso Porsche Engineering Group, il centro prove di Nardò in provincia di Lecce. Un impianto unico al mondo per il fatto di possedere all'interno dei 700 ettari su cui si sviluppa una pista circolare della lunghezza di 12,6 km che permette una guida praticamente rettilinea e consente, dunque, test prolungati anche alla massima velocità. Il programma è stato confermato dall'amministratore delegato di Nardò Technical Center, Francesco Nobile, durante un incontro con la stampa in occasione del quarantesimo anniversario dalla creazione del circuito. Un centro di eccellenza che, va precisato, non è utilizzato solo dai brand del Gruppo Volkswagen ma è aperto a tutti i costruttori di auto, moto, autocarri e pneumatici, con un business che ''sta crescendo in modo molto soddisfacente'' sia per la qualità dell'impianto, che per quella dei servizi e della sicurezza. Nato esattamente 40 anni fa con il nome 'Società Autopiste Sperimentale Nardò' per iniziativa della Fiat, Nardò è poi passato nel 1999 alla società Prototipo e infine nel 2012 è entrato a far parte della Porsche AG di Stoccarda. ''Da quando Porsche è arrivata a Nardò - ha detto Nobile - l'occupazione è cresciuta del 13% ed ora nell'impianto lavorano 130 persone alle nostre dirette dipendenze, a cui si aggiunge altro personale esterno come i piloti per i collaudi, un numero variabile tra 30 e 100''.

I progetti che la Casa tedesca ha per Nardò sono importanti e non riguardano solo le strutture e le attrezzature, ma anche diversi ampliamenti del centro prove. ''Oltre alla riasfaltatura di una parte dell'anello, che comporta un investimento 'double digit' in milioni di euro - ha precisato Nobile - stiamo sviluppando il progetto di un'area destinata ai test dei veicoli a guida autonoma, una e-city in cui riprodurre tutte le condizioni che si possono verificare nelle aree urbane. Proseguiamo anche con la ristrutturazione delle officine indipendenti per i clienti che permettono di lavorare in piena autonomia e nell'assoluta riservatezza''. La Casa tedesca ha riservato un'attenzione particolare a due aspetti, la privacy e la sicurezza, che sono fondamentali non solo per i propri collaudi ma anche per quelli dei molti clienti che utilizzano le 20 diverse piste dove 24 ore su 24, 7 giorni su 7, circolano in media dai 50 ai 100 veicoli al dì. Oltre ad aver completato nuove strutture per la sorveglianza degli accessi (a Nardò lavorano in media 700 persone al giorno) Porsche ha ottimizzato i servizi di emergenza, con quattro Cayenne allestite per pompieri e soccorso medico, un modernissimo centro medico e una stazione per i vigili del fuoco. ''Altro ambito su cui lavoriamo - ha aggiunto Nobile - è quello del tracking, cioè dell'identificazione automatica della posizione e della velocità di ogni veicolo che si muove all'interno di Nardò. Un rallentamento anomalo, ad esempio, ci potrà permettere di anticipare l'intervento di assistenza''. Un dato, su tutti, fornisce la dimensione della quantità di collaudi che si fanno in questo centro: il consumo di carburante, fornito dal distributore interno, supera i 10mila litri al giorno che porta alla cifra di 50mila km coperti nei collaudi ogni 24 ore.

''Guardiamo con grande interesse - ha detto Edmund Sander, managing director operations di Nardò Technical Center - anche ai rapporti con le università italiane. Siamo costantemente alla ricerca di ingegneri meccanici e meccatronici che parlino inglese e tedesco. E collaboriamo fattivamente con la Regione Puglia per programmi di internship per studenti nella fascia 15-18 anni''.

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