Se la General Motors si sta muovendo per un futuro tutto elettrico, i primi progetti della casa automobilistica sulla mobilità del futuro risalgono agli anni Sessanta. Electrovair è infatti il modello i cui progetti uscivano dagli uffici degli ingegneri GM del 1964. Come suggerisce il nome, la vettura era basata sulla Corvair, il cui motore era stato però sostituito da un propulsore elettrico, alimentato da batterie argento-zinco da 450 volt. L'auto era stata sviluppata per testare la fattibilità dei veicoli elettrici e la capacità delle batterie. Due anni più tardi, la GM fece seguire al prototipo l'Electrovair II, che vantava una serie di miglioramenti. Uno dei più importanti era un motore elettrico più potente che sviluppava 115 CV, un 28 per cento in Piazza rispetto al motore originale che aiutò l'Electrovair II a raggiungere una velocità massima di 129 km/h. Altro miglioramento riguardava le batterie argento-zinco più potenti che fornivano un'autonomia di 40-80 miglia (64-129 km). Alcuni anni dopo, la tecnologia dei veicoli elettrici della GM fu mostrata al mondo quando il 'rover lunare' atterrò sulla luna nel 1971 in occasione della missione Apollo 15. GM ha infatti collaborato con Boeing sul progetto lunare e sembra che l'evento sarà anche commemorato sul GMC Hummer EV, con una mappa topografica dedicata proprio al suolo lunare dove Buzz Aldrin e Neil Armstrong sono atterrati. L'Electrovair non è mai stato portato fino alla fase di produzione, semplicemente perché la tecnologia necessaria semplicemente non c'era ancora. Il veicolo può però essere interpretato come apripista per le moderne auto firmate GM come la Chevrolet Bolt e la prossima Cadillac Lyriq.