Volkswagen ha avviato i test di sperimentazione sull'utilizzo di biometano prodotto in Emilia Romagna. Per le verifiche verranno utilizzate tre Polo TGI alimentate a gas che percorreranno 30mila chilometri ciascuna. I tecnici della Filiale della Casa tedesca controlleranno le emissioni, i consumi e gli effetti del carburante sulla meccanica delle auto, in particolare sul motore. Lo scopo è verificarne il possibile utilizzo per autotrazione su vasta scala come fonte rinnovabile e più ecocompatibile della benzina e del gasolio e dello stesso metano naturale estratto da giacimenti. L'iniziativa nasce da un accordo di collaborazione stretto fra Volkswagen Italia, la Società Consortile dell'Emilia-Romagna ART-ER e la Società multiservizi IREN e si inserisce nell'ambito del progetto Biomether. Il biometano, che come caratteristiche chimiche è pressoché equivalente a quello di origine fossile, si ottiene dalla purificazione del biogas prodotto dalla digestione anaerobica di materia organica di diversa origine (effluenti zootecnici, sottoprodotti agricoli e agroindustriali, frazioni organiche dei rifiuti urbani, fanghi di depurazione, colture dedicate). Suoi punti di forza sono l'elevato potere energetico e la possibilità di essere generato tramite processi che rispettano l'ambiente.
Due caratteristiche apprezzabili in una fase, come l'attuale, di transizione verso la mobilità elettrica in cui il problema delle emissioni generate dai veicoli è particolarmente sentito.
Partendo dal presupposto che un'automobile alimentata a gas metano fossile emette circa il 25% in meno di CO2 rispetto a una a benzina e produce meno monossido di carbonio (CO) e ossidi di azoto (NOX), oltre a quantità minime di particolato, i tecnici si aspettano risultati perlomeno altrettanto positivi con l'utilizzo del biometano, prodotto in Emilia Romagna.
"Nello specifico - spiegano dalla Filiale VW -, effettuando il rifornimento esclusivamente con questo carburante, le auto producono circa l'80% di CO2 in meno rispetto a quelle alimentate a benzina (considerando il ciclo Well-to-Wheel, quindi le fasi di produzione e utilizzo). Un metano green, quindi, che può contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti". Delle tre Polo TGI messe a disposizione per i test dalla Volkswagen, due saranno alimentate con biometano prodotto dalla Iren e una con metano di origine fossile. "Le vetture - è stato chiarito - saranno monitorate dai tecnici dell'ENEA, che condurranno verifiche periodiche sulle emissioni (CO, CO2, idrocarburi totali, NOX), i consumi e gli effetti dei due carburanti sulla meccanica dei veicoli". Dopo i test effettuati all'avvio della sperimentazione, le verifiche saranno ripetute a 15.000 km e 30.000 km.