Ancora nella fase iniziale di timida affermazione in Italia, la diffusione dei monopattini elettrici è in crescita in tutto il mondo e attrae anche le attenzioni di vari costruttori automobilistici, tra cui il gruppo Volkswagen.
A sottolinearlo è la stessa multinazionale tedesca, che poltre ad apprestarsi a lanciare nuovi prodotti sul mercato ha pubblicato uno studio comparato sul suo sito MoDo, dedicato alla mobilità del domani. Da Wolfsburg seguono, quindi, con attenzione questo business: sono già presenti in Spagna con il marchio Seat con l'eXS scooter, realizzato in collaborazione con Segway. Come Volkswagen sono pronti a introdurre in vari mercati l'originale Cityskater a ruote alte. Nei giorni scorsi hanno presentato con marchio Audi l' e-Tron Scooter, un monopattino EV a quattro ruote ispirato agli skateboard.
Leggeri, facili da riporre nel bagagliaio di un'auto o, persino, da portare ripiegati in spalla, questi mezzi motorizzati ma a zero emissioni rappresentano un'interessante soluzione per gli automobilisti per raggiungere destinazioni situate nei centri storici delle grandi metropoli, sempre più spesso chiusi al traffico dei veicoli con propulsori a combustione. Possono anche essere sfruttati come mezzi complementari al servizio pubblico, treni o bus, grazie ai servizi di condivisione che li offrono in un numero crescente di città: si prenotano con un app, si prendono nel luogo più vicino in cui sono disponibili e, dopo l'utilizzo, si lasciano per strada vicino alla propria destinazione. "La crescita della sharing economy - sottolineano da MoDo -, sta facendo aumentare rapidamente la quantità di questi mezzi a due ruote sulle strade: alla fine dello scorso anno, per esempio, in Francia erano già 250.000". Dopo aver ricordato che hanno una velocità massima di 20 km/h, un'autonomia di una ventina di chilometri e che è preferibile adoperarli indossando un casco, MoDo fa un'analisi della situazione attuale dei principali mercati mondiali, di cui riportiamo un estratto.
Stati Uniti - Gli e-scooter sono utilizzati in più di 20 Stati e 30 città. In California sono attivi moltissimi servizi di sharing. Alcune città hanno fissato un limite per il numero di mezzi autorizzati a circolare. Nelle aree in cui non ne è consentito l'utilizzo, il 'geofencing' disabilita a distanza il loro funzionamento. Se vengono parcheggiati o usati in modo improprio, le autorità possono prendere provvedimenti, persino sequestrarli.
Francia - La loro grande diffusione, sostenuta anche dai tanti acquisti di clienti privati (oltre 200.000 nel 2018), ha portato l'amministrazione cittadina a proibirne la circolazione e il parcheggio sui marciapiedi.
Germania - Dopo una fase di sperimentazione, il Governo tedesco ha regolamentato l'utilizzo degli e-scooter, che possono circolare in strada e sulle piste ciclabili, ma non sui marciapiedi. I primi operatori di sharing hanno avviato le attività a Berlino. Belgio - A Bruxelles sono già attivi sei operatori di sharing, per i quali dallo scorso febbraio è in vigore una regolamentazione ben precisa. Austria - A Vienna le aziende che noleggiano i monopattini, con la formula "free floating", sono cinque. La circolazione è consentita solo in aree ben definite: se si esce da queste, il mezzo emette un suono di allarme fino al rientro.
Svizzera - La maggior concentrazione si trova a Basilea e a Zurigo.
Gran Bretagna - Al momento la circolazione è autorizzata esclusivamente in aree private. Un operatore è in fase di test al London Olympic Park, con l'obiettivo di valutare il potenziale di una diffusione più ampia. Spagna - A Madrid e Malaga lo sharing dei monopattini è già diffuso. Seat ha stretto una partnership strategica con la start-up UFO per fornire a Madrid una flotta di 530 eXS Kickscooter sviluppati in collaborazione con Segway: nella capitale gli e-scooter non possono circolare nelle aree pedonali.
Portogallo - Lo scorso anno un'azienda californiana ha introdotto a Lisbona circa 500 mezzi destinati allo sharing. Svezia - L'azienda VOI propone un servizio di sharing a Stoccolma, Goteborg e Malmoe.