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Ong, nessun beneficio per il clima dai motori a gas

T&E, biometano è meglio ma materia prima insufficiente

Redazione ANSA BRUXELLES

BRUXELLES - Il gas fossile utilizzato come combustibile per automobili e navi non presenta benefici climatici significativi rispetto ai derivati dal petrolio. E' quanto afferma uno studio dell'Ong Transport&Environment basato sugli studi più recenti sull'impatto ambientale dell'uso del gas naturale, compresso e liquido, come carburante per autotrazione.

Il biometano e il metano sintetico possono invece avere emissioni di gas serra significativamente inferiori, si legge nel rapporto, ma le materie prime sostenibili per produrre il biometano (rifiuti e residui) sono limitate e anche al massimo del potenziale questo carburante arriverebbe a coprire meno del 10% del fabbisogno dei trasporti.

Clima: Ngv Italia, studio Ong figlio di pregiudizi
Lo studio della Ong Transport&Environment secondo il quale il gas utilizzato come combustibile per i mezzi di trasporto non è meno inquinante rispetto ai derivati del petrolio "è figlio di un pregiudizio nei confronti del gas naturale per i trasporti ed è già stato confutato da numerose altre analisi indipendenti che invece confermano le caratteristiche di sostenibilità di questa fonte energetica e i suoi impatti ambientali significativamente minori rispetto ai combustibili derivati dal petrolio come diesel e benzina".

E' quanto si legge in una nota di Mariarosa Baroni, presidente di NGV Italia, associazione che dal 1996 rappresenta la filiera delle aziende della mobilità sostenibile a metano. Secondo Baroni, "è ampiamente noto che il ricorso al gas naturale per l'autotrazione riduce le emissioni di gas serra in modo significativo". Quindi "si tratta di un attacco infondato a una filiera molto importante per l'industria e l'occupazione in Europa, in un momento decisivo per il futuro della mobilità sostenibile nel nostro continente". Nella nota, Baroni sottolinea inoltre che "la normativa europea sulle emissioni di gas serra è fortemente sbilanciata verso i veicoli elettrici tanto che un veicolo elettrico alimentato con energia prodotta da combustione di carbone viene considerato ad emissioni zero, mentre un veicolo alimentato con biometano al 100% viene considerato altamente emissivo. Tale stortura è dovuta al fatto che la normativa non considera mai l'intera filiera di produzione dell'energia per stabilire le reali emissioni dei veicoli".

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