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Saillard (Nissan),svolta elettrica ma Italia ancora indietro

Presto il cambiamento, ma dipende anche da priorità Governo

di Nuviana Arrichiello

OSLO - La strada dell'elettrico per la mobilità del futuro è ormai segnata ma ci sono Paesi, come l'Italia, che restano ancora indietro. Ad accendere un faro sulle problematiche dello sviluppo e della diffusione dell'elettrico nel nostro Paese ci ha pensato Phillippe Saillard, senior vice presidente Vendite e Marketing di Nissan Europe, nel corso della terza edizione del 'Nissan Futures' che si è tenuta ad Oslo, la città più 'green' del Vecchio Continente.

''Si tratta di una questione di tempo - ha precisato Saillard -ora l'italia è molto indietro in Europa. Se si fa un paragone con la Spagna, non tanto con la Francia che vive una condizione differente, il Belpaese non è ancora al passo con lo sviluppo dell'elettrico ma spero, anzi ne sono convinto, che in poco tempo ci sarà un cambiamento''. Questo, perché, a detta di Saillard c'è - nel nostro Paese - ''una parte di utenti che vuole guidare a zero emissioni ed una parte di compagnie che ha interesse a sviluppare e diffondere questo tipo di alimentazione per il proprio business. Per questo motivo - ha poi aggiunto - si arriverà in tempi non molto lontani ad una svolta, ma questo dipenderà anche dalle priorità del Governo''. Il numero uno di Nissan Europe per le Vendite ed il Marketing ha poi illustrato i piani del gruppo giapponese per l'incremento delle vendite di auto elettriche, a partire da Leaf che negli anni si è conquistata il titolo di auto a zero emissioni più venduta al mondo.

''Abbiamo montato una nuova batteria per l'e-NV200 in modo da aumentare l'autonomia e stiamo puntando sulla seconda generazione di Leaf, l'auto elettrica per tutti. Si tratta di auto elettriche che possono funzionare ed essere utili in tutti i Paesi ed il risultato si vede. Se poi, dall'altra parte, i governi sostengono il mercato a zero emissioni proponendo incentivi all'acquisto allora la strada per la svolta elettrica è ancora più semplice da percorrere''. L'altra questione poi è legata al rapporto che ormai esiste tra l'auto e il cliente. Un connubio che, prima, era legato ad un concetto di 'possesso' e che oggi vive una radicale trasformazione: ''Il rapporto con l'auto si è evoluto - ha sottolineato Saillard - scegliamo ogni volta una mobilità differente, per questo anche l'idea di condivisione è importante oggigiorno. Va sottolineato che il modello di business dell'automobile dovrà cambiare. L'auto elettrica non sarà la ragione principale di questa rivoluzione, ma contribuirà al cambiamento. Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale legata non solo alla volontà di proteggere l'ambiente, ma anche al modo che avremo di usare l'auto. Molti Paesi del nord Europa sono già partiti con questa sfida che presto, ne sono convinto, sarà vinta anche dall'Italia''.

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