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Entro 2020 mappe Gps per auto autonome realizzate con radar

Novità presentata da Bosch in collaborazione con TomTom

Redazione ANSA

ROMA - Le mappe dei navigatori satellitari in futuro verranno realizzate utilizzando i dati provenienti da scansioni radar al posto delle attuali immagini fotografiche e video. Le prime applicazioni dovrebbero partire nel 2020. Si tratta di una novità mondiale destinata a rivoluzionare il settore che è stata presentata da Bosch: gli ingegneri del gruppo tedesco l'hanno messa a punto in collaborazione con i tecnici della TomTom, operatore olandese specializzato in cartografia e fornitura di informazioni sul traffico. La soluzione arriva dalla partnership tra le due aziende avviata nel luglio del 2015 e che ha già portato alla realizzazione di cartine ad alta definizione.

''La mappatura stradale via radar rappresenta una pietra miliare nel cammino verso la guida autonoma. Consentirà ai veicoli autonomi di determinare in modo affidabile la loro posizione in qualsiasi momento'', ha chiarito Dirk Hoheisel, membro del board of management della multinazionale teutonica.

Si tratta di una tecnologia che presenta un'affidabilità e una precisione superiore rispetto a quella utilizzata sino a oggi e permetterà di tagliare i tempi necessari per le scansioni delle varie aree, permettendo agli addetti di effettuarle anche di notte o, comunque, in condizioni di scarsa visibilità. ''Inoltre - spiegano in Bosch - è l'unica tecnologia capace di trasmettere a un cloud 5kb di dati al chilometro, ossia un volume doppio rispetto a quanto avviene con una mappa video. Entro il 2020 sono attesi, in Europa e USA, i primi veicoli in grado di fornire dati per la mappatura stradale via radar: questi utilizzeranno sensori radar con banda di frequenza di 77 gigahertz e un raggio di rilevamento che raggiunge i 250 metri, decisamente maggiore rispetto ai 150 metri possibili con i sensori video". Da sottolineare, poi, come sino a oggi i radar dovevano essere impiegati per la cartografia in abbinamento a telecamere, per poter riconoscere al meglio e identificare sia gli oggetti in movimento sia quelli statici. Questi ultimi diverranno ben individuabili anche con le onde radio grazie alle novità annunciate da Bosch, rendendo così superfluo l'utilizzo di telecamere e permettendo, appunto, anche rilevazioni notturne. Per determinare la propria posizione, invece, le auto autonome utilizzeranno sia questo nuovo tipo di cartografia, sia i sensori radar e le telecamere.

Hoheisel ha poi chiarito come la comunicazione tra veicoli e ''cloud'' via Internet sarà uno dei pilastri per permettere gli aggiornamenti cartografici: ''Attualmente prevediamo che per mantenere aggiornata la nostra mappa ad alta definizione avremo bisogno di diverse flotte di veicoli, ognuna delle quali composta da circa un milione di unità, per le autostrade di Europa, Nord America e Asia-Pacifico''. I dati saranno generati dai sensori montati a bordo dei veicoli mentre sono in marcia, ''successivamente - viene chiarito dal gruppo di Gerlingen - saranno trasmessi tramite unità di comunicazione, come l'unità di controllo della connettività (CCU) di Bosch, al cloud dei costruttori e infine all'IoT Cloud di Bosch, che li utilizzerà per creare la mappatura stradale via radar, compatibile con tutti i formati di mappe convenzionali''.

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