ROMA - Tecnologia e software di ultima generazione abbinati all'artigianalità d'un tempo, così nascono le nuove Seat. La Casa spagnola ha aperto una finestra sul lavoro che a Martorell si cela dietro ogni nuovo modello. Il prototipo di argilla ritratto nelle foto è quello della Ibiza, ma potrebbe trattarsi della nuova citysuv Arona e il concetto non cambierebbe. Di lavoro, prima di vedere esposto in un salone internazionale il concept di una vettura destinata a entrare in produzione, ce n'è parecchio: la nascita di un progetto comporta almeno 2.000 schizzi, realizzati a mano dal team di design. Quelli ''promossi'' vengono trasformati in bozzetti tridimensionali, grazie all'utilizzo di occhiali per la realtà aumentata. Poi si procede, di passo in passo, sino alla realizzazione del clay in argilla della vettura, in dimensione 1 a 1, sfruttando un mix di soluzioni hi-tech e collaudate procedure artigianali.
Oggi sono 200 i designer che immaginano e creano le Seat del futuro. Per i dettagli dello stile delle nuove auto ''gli spunti possono arrivare dall'architettura e dalla moda - chiariscono dalla Spagna -. Una borsa, delle scarpe o un edificio possono essere l'ispirazione per progettare, per esempio, un sedile''.
Una volta passati dalle due dimensioni dei fogli di carta alle tre dei moderni programmi CAD, le idee dei designer diventano quasi ''palpabili'', grazie a un software di animazione simile a quelli utilizzati per la creazione di videogiochi e film e all'utilizzo di occhiali 3D per la realtà virtuale. Questo procedimento, da poco introdotto a Martorell, permette tempi di produzione del prototipo di 10 volte inferiori rispetto alle tecniche tradizionali.
La realizzazione del modello in dimensioni reali, che richiede 2.500 kg di argilla, rimane un passo fondamentale.
Certo, le tecnologie di visualizzazione in 3D permettono di avere di fronte la macchina e osservarla sotto tutti i punti di vista, notare i riflessi sulla carrozzeria, verificarne l'impatto visivo ma poterne toccare realmente le superfici rimane un passaggio fondamentale per i designer. I colori? Per scegliere quelli nuovi ci sono circa tre anni di lavoro: prima di deciderne ognuno si compiono circa 100 formulazioni differenti. Poi ci sono la scelta delle trame dei rivestimenti interni, il loro abbinamento con gli esterni, si devono ''studiare le superfici - chiariscono in Seat - e valutare le diverse proposte di portiere o cruscotto, combinando per esempio tonalità opache e lucide, differenti finiture della pelle o tipologie di impunture''. Una curiosità: tutti i volanti dei prototipi prodotti a Martorell sono rivestiti e cuciti a mano, per realizzarli, tappezzare a mano i sedili e ricoprire le leve del cambio si utilizzano sino a 3 km di filo.