BERLINO - Dicembre 2020, marzo 2018: due date da segnare 'in rosso' nel grande libro dell'evoluzione della mobilità e, in particolare , della diffusione dei servizi legati alle auto connesse. La prima indica un traguardo temporale, quello in cui - secondo l'azienda di ricerche di mercato Gartner - sulle strade del mondo circoleranno 250 milioni di auto connesse. Ma quella più vicina, il marzo del prossimo anno, è forse ancora più importante perché con l'entrata in vigore dell'obbligo di equipaggiare nella Ue tutte le auto nuove con il sistema automatico di chiamate d'emergenza, eCall, ogni nuovo veicolo sarà sistematicamente un'auto connessa.

Di questa vera rivoluzione, e di quanto altro cambierà nelle nostre vetture e nelle nostre abitudini di utenti della strada, si è parlato alla conferenza Bosch ConnectedWorld 2017 a Berlino. Nel suo intervento ai dibattiti, Dirk Hoheisel, membro del board di Bosch, ha sottolineato che ''i servizi per le auto connesse stanno diventando un fattore distintivo all'interno dell'industria automotive'', ed ha anche annunciato il lancio dell'Automotive Cloud Suite di Bosch, una piattaforma di servizi di mobilità che offre ai produttori di auto e ai fornitori di servizi di mobilità una piattaforma software dotata di toolkit per lo sviluppo di soluzioni innovative.

Secondo un sondaggio condotto dal gruppo tedesco di analisi dei clienti e dei media (VuMA 2017) più di un quarto della popolazione tedesca già considera l'accesso integrato a Internet come un fattore chiave nell'acquisto di un nuovo modello, un elemento che diventerà ancora più importante quando attraverso novità assolute - come il diario di bordo digitale o le soluzioni per l'esecuzione di aggiornamenti software - sarà possibile introdurre servizi che aiuteranno le auto e i guidatori. Al Bosch ConnectedWorld 2017 è stata esposta una Jaguar F-Pace dotata di cinque servizi che presto potranno diventare standard in ogni veicolo. Uno dei più importanti è il sistema di avviso di guida in contromano, una situazione di pericolo molto frequente negli svincoli e nelle autostrade. Quella che Bosch ha sviluppato è una nuova soluzione basata sul Cloud che può trasmettere un avviso in circa dieci secondi, non solo a chi viaggia sulla carreggiata sbagliata, ma anche agli altri utenti nelle vicinanze. Altra novità sarà la diagnostica predittiva, una nuova modalità che impedisce che si verifichino situazioni inaspettate di guasto dell'auto. Il sistema analizza i dati durante la normale guida e riesce a fare analisi sulle condizioni dei componenti chiave, prevedendo eventuali guasti.

Il guidatore viene avvisato prima e riceve raccomandazioni per una visita in officina. Grazie al Community based parking anche parcheggiare diventerà molto più facile trasformandosi in un'attività condivisa. Mentre auto o altri veicoli si muovono lungo i bordi delle strade urbane, i sensori a bordo si occupano di identificare gli spazi vuoti a fianco del marciapiede. Queste informazioni verranno inviate al Cloud e visualizzate attraverso una mappa parcheggi digitale per permettere ai guidatori (o alle stesse vetture dotate di guida autonoma) di dirigersi al più vicino posto libero. Bosch ha presentato a Berlino anche il nuovo assistente personale, una sorta di 'segretario' virtuale che i guidatori potranno utilizzare con comandi vocali. Potranno essere gestiti appuntamenti, richieste informazioni o addirittura si potrà interagire con la propria smart home, rimanendo comodamente alla guida. Infine Bosch permetterà di scaricare nelle auto connesse gli aggiornamenti software via etere - come avviene per tablet e smarthphone - per moltissime funzioni dell'auto. Nuove caratteristiche, come una modalità di guida più efficace per i veicoli elettrici, potranno essere aggiunte in modo istantaneo, cifrato e protetto dagli hacker.