ROMA - Svolta Toyota per quello che riguarda il controllo delle emissioni inquinanti da autotrazione. Più economici, leggeri ed efficienti dei catalizzatori normali, i nuovi dispositivi messi a punto dalla Casa nipponica utilizzano il 20% di metalli preziosi in meno rispetto a quelli standard. Per dimensioni sono più piccoli, sempre del 20% circa, dei tradizionali ma grazie alla loro particolare struttura, detta Flow Adjustable Design Cell (FADC) che prevede una parte centrale ad alta densità e reticoli con sezioni differenti, riescono a filtrare lo stesso volume di gas di scarico dei sistemi attuali. Particolare è anche la tecnologia produttiva affinata per la loro realizzazione che permette di impiegare, appunto, per ogni dispositivo un quinto del platino, del rodio e del palladio normalmente impiegati. I catalizzatori FADC, progettati da Toyota in collaborazione con la Denso Corporation, saranno gradualmente introdotti su tutti i modelli del gruppo orientale equipaggiati con propulsori a benzina, a cominciare dalla nuova Lexus LC 500h