Un notaio 65enne della provincia di Foggia ha ricevuto un provvedimento cautelare interdittivo dalla Guardia di Finanza di Bologna e non potrà esercitare la sua professione per quattro mesi perché ritenuto responsabile di falsità materiale e ideologica. La misura è stata disposta dal Gip del Tribunale di Bologna, Domenico Truppa.
L'attività fa parte degli sviluppi dell'operazione 'Doppio Pacco', coordinata dal pm Nicola Scalabrini, che a maggio aveva portato all'arresto di un imprenditore foggiano, attivo nel commercio di auto, accusato di bancarotta fraudolenta e altri reati fiscali. In quell'occasione era stato eseguito un sequestro preventivo di beni per un totale di tre milioni di euro, tra disponibilità finanziarie, due immobili e 19 veicoli.
Per quanto riguarda invece il notaio, gli investigatori sono convinti che, abusando dei propri poteri, sia riuscito ad aiutare l'imprenditore alterando un atto vero e presentando dei documenti falsi a un registro pubblico. Nell'ordinanza, spiegano gli investigatori, il Gip ha rimarcato che il 65enne ha predisposto il documento per simulare una compravendita, indicativa di un sistema collaudato, attraverso il quale nel tempo sono stati salvaguardati gli interessi dell'imprenditore foggiano. A ciò si aggiunge il ritrovamento nello studio del notaio di numerosi fogli in bianco, sottoscritti in originale da persone di cui aveva copia dei documenti di identità e dei codici fiscali, pronti per essere compilati all'occorrenza.