Un nuovo combustibile e un miglioramento dell'efficienza del processo di combustione del motore termico, il cuore pulsante della monoposto. Queste sono tra le principali novità tecniche della SF1000 (sigla di progetto 671), la 66/a monoposto realizzata dalla Ferrari per il campionato del mondo di Formula 1 2020. Nonostante il regolamento tecnico differisca solo in minima parte da quello 2019, la vettura è stata profondamente rivista rispetto alla SF90 per ottimizzarne il carico aerodinamico e il bilanciamento. Per la stagione 2020, la Power Unit Ferrari 065 ha compiuto un ulteriore passo in avanti nel miglioramento dell'efficienza del processo di combustione del motore termico, grazie a una evoluzione di progetto e un nuovo combustibile. Sviluppati anche il turbocompressore e il sistema di recupero di energia per ottimizzare la prestazione della Power Unit nel suo complesso. In coerenza con il progetto della vettura 671, il layout della nuova unità è maggiormente compatto, beneficia di una ulteriore razionalizzazione degli ingombri motore e pacco batteria. Posizionato anche un telaio a nido d'ape, in fibra di carbonio, con protezione 'halo' per l'abitacolo. Per la nuova Ferrari, cambio longitudinale a 8 marce più retro; comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce. Impiegato nella vettura un differenziale autobloccante a controllo idraulico. La nuovissima monoposto è dotata di freni a disco auto ventilanti in carbonio Brembo (anteriore e posteriore) e può contare su un sistema di controllo elettronico sui freni posteriori. Per la SF1000 sospensioni anteriori a puntone (schema push-rod) e posteriori a tirante (schema pull-rod).