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Brexit, anche la benzina a rischio in caso di 'no deal'

L'85% dei camion che attraversano la Manica non sarebbero pronti per la dogana francese, e potrebbero generare caotiche file di attesa di giorni

Redazione ANSA

File interminabili di camion ai porti francesi, carenza di medicinali, di cibo e di carburanti, confine 'duro' fra le Irlande del Nord e del Sud: sono gli scenari a cui si prepara a far fronte il governo britannico nel caso il Regno Unito in autunno dovesse lasciare l'Unione europea senza alcun accordo, stando a dei documenti segreti di cui è entrato in possesso il Sunday Times, che ne pubblica il contenuto in esclusiva.

Le previsioni, scrive il domenicale del Times, sono contenute nel piano chiamato 'Operation Yellowhammer'. E vi si prevede che l'85% dei camion che attraversano la Manica non siano pronti per la dogana francese, e potrebbero generare caotiche file di attesa di giorni, mandando i porti in tilt per almeno tre mesi. Dopo poco si farebbe sentire la penuria di molte merci primarie. Secondo Whitehall, la fornitura di medicinali potrebbe "essere suscettibile di gravi e lunghi ritardi", come anche quella di cibo, con conseguenza sui prezzi e ricadute sui redditi delle persone più povere, e quella dei carburanti, che si farebbe sentire soprattutto a Londra e nel sud-est dell'Inghilterra. Inoltre, il governo prevede ritardi e disagi nei voli e nei treni per l'Europa alle stazioni di St. Pancras e Dover. Una fonte di Whitehall ha dichiarato: "Questo non è un 'Progetto Paura', ma la previsione più realistica di ciò che la gente dovrà affrontare in caso di no deal. Si tratta di scenari ragionevoli e basilari, non certo del peggiore dei casi".

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