Schiaffo a Donald Trump. Quattro delle maggiori case automobilistiche del mondo raggiungono un accordo con la California per produrre auto meno inquinanti. Un'intesa giunta al termine di trattative condotte nella massima segretezza, forse anche per scampare all'ira del presidente americano che sta lavorando a un indebolimento radicale delle norme dell'era Obama sulle emissioni delle auto. L'intesa è stata siglata da Ford, Honda, Volkswagen America e BMW North America con la California Air Resources Board e prevede che le auto viaggino fino a 80,4 chilometri con 3,8 litri di carburante entro il 2026, rispetto ai 59,5 chilometri attuali.
La decisione di trattare e raggiungere un accordo con la California, il maggiore mercato automobilistico americano e quello con le regole più stringenti per le emissioni, affonda le radici nella necessità dei costruttori di avere norme certe e prevedibili. Ma anche nel loro desiderio di ridurre i costi per il rispetto delle regole, mantenere i prezzi delle auto accessibili per i consumatori e rispettare l'ambiente. L'intesa "offrirà alle società una maggiore certezza in termine di regole consentendo di centrare i requisiti federali e statali con un'unica flotta a livello nazionale" affermano le quattro case automobilistiche in una nota. La tesi dei costruttori si scontra con quella dell'amministrazione Trump, convinta che una revisione delle stringenti norme dell'era Obama sia un regalo all'industria automobilistica. Ma le case auto non sono d'accordo considerato che molti stati americani vogliono fissare i loro standard sulle emissioni in modo più rispettoso dell'ambiente, esercitando i loro poteri per aggirare le norme federali dettate dallo scettico del clima Trump. L'Agenzia per la Protezione Ambientale dovrebbe annunciare a breve nuove regole che di fatto eliminano quelle dell'era Obama, in base alle quali entro il 2025 il chilometraggio medio con 3,8 litri di carburante dovrebbe essere di 84,4 chilometri. Ora la speranza di molti è che l'iniziativa delle quattro case automobilistiche sia un messaggio agli altri costruttori e a Trump a ripensare le sue posizioni.